“Un nuovo soggetto politico che si propone di candidarsi alla guida della città, rompendo con i vecchi schemi politici familistici e clientelari che ne hanno distrutto il tessuto socio-economico”. Queste le premesse che, alla vigilia delle elezioni amministrative, fanno da apripista alla nascente coalizione dal nome “Mondragone (R)Esiste”: un nuovo soggetto politico che raccoglie le autonomie e i movimenti del territorio e che si muove dall’esigenza di resistere alla crisi economica, politica e sociale che ha distrutto la nostra comunità. Un’area di sinistra, giovane, progressista, con un progetto politico alternativo che vuole rompere con i soliti, noti schemi impregnati di dinamiche clientelari e guidati da venti populisti e xenofobi. “Non è più il tempo di delegare e lasciare la città a chi, ad ogni tornata elettorale, in nome di un presunto bene comune, si rende complice di grandi coalizioni coacervo di interessi personali incompatibili con qualsiasi idea di sviluppo del territorio – afferma il direttivo di Mondragone (R) Esiste – È il momento di agire in prima persona e costruire insieme al popolo mondragonese una forza chiara, coerente e radicale sia con il passato che con le forze populiste di nuova estrazione. Il nostro è un progetto politico che, rispettoso della storia del nostro territorio, vuole tener conto delle esigenze di quella parte di città ormai dimenticata e abbandonata. L’ambiente, i diritti, la gestione del territorio, l’integrazione, la produzione e la fruizione della cultura, i servizi pubblici, il lavoro e l’opposizione alle camorre locali – in conclusione – sono i temi che hanno costituito il terreno di confronto iniziale. Mondragone (R)Esiste è nata grazie all’unione di pezzi di partiti, movimenti e associazioni culturali, donne e uomini uniti dagli stessi principi e valori, per intraprendere un cammino condiviso che punti a partecipare da protagonisti alle prossime competizioni elettorali. Mondragone (R)Esiste vuol rappresentare nelle Istituzioni le istanze della cittadinanza e, successivamente, costruire un laboratorio di sperimentazione sociale e politico, al servizio esclusivo della città.

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