CASERTA – Si è svolta l’Assemblea regionale del Movimento per le Autonomie della Campania presso il Grand Hotel Vanvitelli di Caserta. Si riporta, di seguito, il testo della Mozione, sottoscritta dai Delegati della Campania, eletti all’unanimità dall’Assemblea, che saranno presenti il 7 e l’8 Luglio a Roma, presso l’Hotel Ergife, al Congresso Nazionale.

 

 

MOZIONE DEI DELEGATI DELLA CAMPANIA

PREMESSA

Durante il Congresso regionale siciliano, che si è svolto a Palermo lo scorso 24 Giugno, il Segretario Federale del M.P.A., On. Raffaele Lombardo, è intervenuto affrontando una serie di questioni estremamente delicate e rilevanti per la vita del Movimento per l’Autonomia, a sette anni dalla sua fondazione.

1

Ha ricordato, innanzitutto, le origini del Movimento, nato all’inizio del 2005, quando, insieme con pochi colleghi dell’UDC, decise di fuoriuscire dal partito, perché in contrasto con l’atteggiamento del gruppo dirigente romano, distante dalle esigenze delle popolazioni del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare e di fondare un movimento politico che si connotasse per la vicinanza ai problemi ed alle esigenze delle popolazioni del Mezzogiorno ed avesse uno spirito autonomista, in analogia con la Lega Nord di Bossi.

Da allora, si sono succedute importanti consultazioni elettorali, la prima nel 2006 e poi, a seguire, elezioni politiche, europee, regionali e locali che hanno visto la crescita del Movimento per l’Autonomia, fino alla conquista dell’Amministrazione regionale siciliana.

Oggi, alla luce della grave situazione di crisi economica, sociale e politica creatasi, l’On. Raffaele Lombardo ha affermato che si trova di fronte ad un bivio, a una scelta fondamentale per il futuro, che dovrà essere dibattuta a livello locale, regionale e sovra-regionale, per continuare a definirsi autonomisti e per superare il centralismo di Roma: sarà necessario decidere se federarsi con altri Movimenti per poter crescere e per poter essere rappresentativi, oppure bisognerà continuare il cammino in solitudine.

Secondo l’On. Raffaele Lombardo, il concetto “Autonomia” deve essere sinonimo di valorizzazione delle idee, dell’identità, delle caratteristiche, del DNA di un popolo, di un territorio, di un’economia, di un’idea di sviluppo: rendersi autonomi contribuisce a rendere più ricco il Paese al quale si appartiene e più responsabile ogni ambito in cui ci si esprime.

L’Autonomia è un’intuizione vincente rispetto alle ideologie ed ai programmi dei partiti tradizionali romano-centrici.
Deve essere chiaro a tutti che non si può condividere l’atteggiamento di chi si lamenta perché le cose vanno male e non si deve temere perché il consenso elettorale del Movimento per l’Autonomia è in calo: secondo l’On. Raffaele Lombardo, infatti, nel Movimento per l’Autonomia devono operare uomini e donne

2

che, come Cristoforo Colombo ai tempi della scoperta dell’America, abbiano il coraggio di rischiare e di avventurarsi verso nuove avventure e abbiano l’ambizione di voler cambiare il proprio destino: questo era lo spirito originario dell’MPA e questo deve essere l’atteggiamento di quanti oggi decidono di operare in politica con il Movimento per l’Autonomia.

Oggi, come in passato, si assiste a una colonizzazione del Mezzogiorno da parte dei partiti politici nazionali, preoccupati di tutelare gli interessi dei propri funzionari di partito, di lottizzare poltrone, di distribuire incarichi con l’atteggiamento classico dei feudatari di un tempo: la pseudo classe politica lucra tra chi prende di più e la povera gente che muore di fame!

Quanti, nel tempo, hanno abbandonato il Movimento per l’Autonomia e sono rientrati nella logica dei partiti nazionali, si sono iscritti nella categoria dei trasformisti: costoro hanno abbandonato il ruolo loro affidato dagli elettori e la propria identità meridionale.

La loro fuoriuscita non deve essere considerata uno smacco per quanti sono rimasti fedeli al Movimento per l’Autonomia, perché il loro atteggiamento renderà più facile il percorso verso l’autonomia.
I soggetti che si comportano in questo modo vanno smascherati, sputtanati, condannati, perché il trasformismo è in ogni angolo del Mezzogiorno e deve essere sconfitto; chi tradisce un’idea, un valore, è condannato ad un destino politico infelice!

In conclusione, secondo l’On. Raffaele Lombardo, i problemi concreti che devono essere discussi, sul territorio, dalla classe dirigente del M.P.A. sono: La eliminazione degli sprechi nella Sanità; La riduzione dei costi della P.A., a favore dell’incremento delle risorse per lo Sviluppo; La lotta al clientelismo; Favorire la Meritocrazia; La tutela dell’Ambiente; La salvaguardia del Lavoro; Il miglioramento della qualità della Scuola; Il contrasto degli interessi della delinquenza organizzata; Incentivare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili – eolico, fotovoltaico; Incentivare la Fiscalità di Vantaggio.

3

Le scelte concrete che devono essere adottate dal M.P.A., nell’immediato futuro, sono: una selezione, con maggiore attenzione, di quanti aderiscono al Movimento per l’Autonomia, perché è meglio avere una pattuglia di gente convinta che uno o due Deputati in più che, alla prima occasione, per convenienza, cambiano casacca; la costituzione di una nuova classe dirigente composta per 1/3 da donne, per 1/3 da giovani e per 1/3 da funzionari/dirigenti di partito “storici”; l’apertura alla società civile ed agli amministratori locali.

Infine, l’On. Lombardo ha ipotizzato il cambio del nome e del simbolo del Partito.

TANTO PREMESSO

alla luce delle questioni affrontate e delle idee proposte dal Segretario Federale del MPA, con la presente mozione i delegati campani dichiarano quanto segue:

  1. auspicano che siano rilanciati i valori originari che hanno contribuito alla nascita del Movimento per le Autonomie;

  2. condividono la costituzione di una nuova classe dirigente, composta per 1/3 da donne, per 1/3 da giovani e per 1/3 da funzionari/dirigenti di partito “storici” e l’apertura alla società civile ed agli amministratori pubblici locali;

  3. rivendicano un maggiore coinvolgimento dei vertici nazionali nella politica regionale, provinciale e locale;

  4. segnalano una scarsa attenzione ai problemi economici e logistici, sia a livello regionale che provinciale, per la mancanza di fondi, che, si ricorda, sono sempre indispensabili per dar vita a manifestazioni politiche e per incrementare la visibilità del Movimento sul territorio;

  5. non condividono la proposta di modificare il nome ed il simbolo del Movimento per l’Autonomia;

4

  1. pur rispettando i militanti del Centro – Nord Italia che si sono avvicinati al MPA, non condividono l’ipotesi di snaturare l’idea originaria, contemplata anche nello Statuto, che l’MPA non sia più Partito del Mezzogiorno;

  2. Chiedono, con forza, che il Segretario Federale del M.P.A., On. Raffaele Lombardo, si ricandidi alla guida del Movimento per l’Autonomia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui