Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento Albanova Bene Comune. “L’acronimo ABC sta per Albanova Bene Comune, ma e’ riferito anche alle prime lettere dell’alfabeto legate ad un modo di dire che rappresenta il “partire da zero”.
I nostri paesi hanno vissuto nel corso degli ultimi decenni un progressivo ed inarrestabile decadimento fino a diventare detentori di troppi primati negativi. Tuttavia oggi è possibile immaginare San Cipriano, Casale e Casapesenna come luoghi migliori, in cui ognuno possa vivere e far crescere la propria famiglia assecondandone le peculiari inclinazioni, in un contesto in cui “l’insieme” non sia più la cifra mancante ma la base di partenza! E’ possibile immaginare dei paesi in cui l’ambiente circostante sia difeso da tutti perché patrimonio condiviso ed in cui il rispetto delle regole di convivenza civile non sia percepito più come un affronto personale, ma come la regola minima “uguale per tutti”! E’ possibile, infine, che la gestione della cosa pubblica non sia più accompagnata dal sospetto e dall’onta di poteri occulti e criminali che ne condizionino l’azione, ma torni ad essere il momento più alto e nobile in cui una comunità si autogoverna, secondo il principio di legalità e per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del Bene Comune.
Questi obiettivi oggi diventano raggiungibili, perché è sempre più condivisa l’affermazione di un nuovo modello sociale e culturale e perché lo Stato nelle sue attività repressive ha significativamente alleggerito la presenza della camorra, così come l’abbiamo conosciuta nei trent’anni precedenti, assegnandoci idealmente il compito e la responsabilità di creare un argine sociale e politico contro il rischio di una riaffermazione del predominio criminale, potendo contare sull’acquisita consapevolezza da parte di tutti che la camorra ha operato solo distruzione del territorio, dal punto di vista ambientale, economico e culturale.
ABC coniuga, nel suo nome, un’affermazione identitaria sovra-comunale ad una esigenza di autotutela, ovvero di salvaguardia di tutto ciò che è qualificabile come bene comune: ambiente, scuola, piazze, strade, bambini, anziani, disagiati e tutte quelle diverse declinazioni del concetto di pubblico, da sempre oggetto di azioni offensive per le quali, da oggi, chiameremo tutte le persone di buona volontà ad ergersi a baluardo.
Il riferimento alla denominazione Albanova non vuole essere una vuota operazione nostalgica per tempi attraversati da altre criticità, bensì un’esortazione alle comunità dei nostri tre paesi ad intraprendere insieme un cammino per superare le tante difficoltà, nella consapevolezza di vivere un comune destino, nel male, ma anche nel bene, ovvero in una prospettiva di radicale cambiamento e rinnovamento.
ABC e’ aperta a tutti, senza distinzioni di “sesso, razza, credo politico o religioso”, l’unico limite e’ che ogni partecipante deve pensare a cosa lui può fare per gli altri senza chiedere nulla in cambio. Un’importante giornalista, oggi scomparsa, disse: “Ogni volta che faccio il mio dovere pretendo che nessuno mi ringrazi, perché lo faccio per principio, per passione e per dignità”.”