AVERSA – Rammarico e sconcerto per il primo anno di amministrazione Sagliocco. Sentimenti espressi in una missiva, inviata al coordinatore cittadino Luciano Luciano e ai vertici provinciali e regionali del Pdl, dai consiglieri comunali Gianpaolo Dello Vicario, Gino Della Valle e Michele Galluccio. I tre hanno scelto di rompere ogni indugio, dichiarandosi ‘distinti e distanti’ fino a quando non ci sarà un netto cambio di rotta nella gestione del governo cittadino. Governo che, in questi primi 365 giorni, è stata monopolizzato dal primo cittadino.

“A distanza di oltre un anno – si legge – in cui il Pdl ha avuto un plebiscito popolare (8000 voti circa), non possiamo permetterci più, dopo aver tollerato gli innumerevoli attacchi del tutto gratuiti da parte di un politico ondivago (ora lista civica), che continui, almeno nell’immaginario collettivo, a muovere le fila del nostro partito come un burattinaio. L’immagine che stiamo dando alla città è non solo di totale assenza di protagonismo, ma anche di appiattimento  nei confronti del primo cittadino, il quale, senza alcun confronto, a colpi di proclami e di ordinanze, decide, e, dopo aver provveduto traveste di collegialità la trasmissione degli atti, semplicemente inviandoli via mail”.

I tre, accomunati anche da un passato da ex assessori, mettono sul banco degli imputati il proprio partito, il Popolo della Libertà, che, con i suoi vertici cittadini e provinciali, non è mai intervenuto in difesa dei rappresentanti istituzionali ‘osteggiati, offesi e talvolta delegittimati’.

Nel documento viene citato il caso del vicesindaco Nicla Virgilio la quale fu zittita dal primo cittadino in una riunione. Ma soprattutto viene espressa la solidarietà a Massimo Pizzi che la settima scorsa si è dimesso da assessore per motivi personali. Problemi familiari che sono andati ad incidere definitivamente sui sempre più tesi rapporti tra il sindaco e il delegato all’ambiente che, per i tre firmatari del documento, ‘mai è stato messo in condizione di ben operare trovando sempre un muro di irriguardevole prepotenza da parte del Sindaco e di indifferenza del partito (che neppure per forma ha rifiutato le dimissioni)’.

La maggioranza, quindi, perde tre consiglieri comunali e il Pdl non potrà continuare ad eludere le questioni poste.

Angelo Golia

Ecco il testo della missiva:

I sottoscritti consiglieri comunali Dello Vicario, Della Valle e Galluccio vogliono significare, attraverso questa missiva riservata, il proprio rammarico e sconcerto per questo primo anno di amministrazione.

Abbiamo brillato solo per una netta ed evidente mancanza di condivisione (in città non si parla d’altro), assenza i programmazione e ad una continua e sistematica opera di esproprio delle funzioni del Consiglio e della Giunta. Il tutto ben condito con tante interviste/denunce che, oltre ad essere oltraggiose mediamente verso tutti gli esponenti del Pdl, sono anche mistificatrici.

Un ultimo risvolto negativo è stato segnato dalle dimissioni di Massimo Pizzi, il quale, pur annunciano come motivazione, per le scelte fatte, le note problematiche di natura familiare, in sostanza, possiamo dirci con estrema chiarezza che, mai è stato messo in condizione di ben operare trovando sempre un muro di irriguardevole prepotenza da parte del Sindaco e di indifferenza del partito (che neppure per forma ha rifiutato le dimissioni).

Nell’esprimergli la solidarietà e la vicinanza per il momento difficile, lo ringraziamo, nonostante tutto, per il lavoro svolto e per l’impegno profuso.

D’Altronde gli altri autorevoli rappresentanti del nostro partito, consiglieri e assessori e soprattutto il precedente sindaco Ciaramella (questo si del Pdl) non hanno ricevuto trattamento migliore: osteggiati, offesi e talvolta delegittimati, senza mai una presa di pozione da parte del partito (emblematica è stat la mortificazione subita dal vicesindaco, che, per aver “osato” parlare in una riunione ufficiale con dirigenti dell’Asl e dirigenti scolastici, venne zittita dal sindaco).

A distanza di oltre un anno in cui il Pdl ha avuto un plebiscito popolare (8000 voti circa), non possiamo permetterci più, dopo aver tollerato gli innumerevoli attacchi del tutto gratuiti da parte di un politico ondivago (ora lista civica), che continui, almeno nell’immaginario collettivo, a muovere le fila del nostro partito come un burattinaio.

L’immagine che stiamo dando alla città è non solo di totale assenza di protagonismo, ma anche di appiattimento  nei confronti del primo cittadino, il quale, senza alcun confronto, a colpi di proclami e di ordinanze, decide, e, dopo aver provveduto traveste di collegialità la trasmissione degli atti, semplicemente inviandoli via mail.

Facendoci interpreti del pensiero, dei valori del Pdl e di ciò che potrebbe e dovrebbe realmente rappresentare nel nuovo costituendo soggetto politico, riteniamo totalmente inadeguata l’azione politica che stiamo conducendo sul territorio aversano, dove il partito non può e non deve farsi offuscare nel suo ruolo di primo piano.

Per quanto abbiamo cercato di relazionarci in modo costruttivo a questo tipo di atteggiamento e modus operandi, ciò che si desume a chiare lettere è l a più totale indifferenza del nostro partito qui ad Aversa, che forse per “quieto vivere” non riesce ad imporsi sul piano politico e decisionale. Ma siccome la politica poco si sposa con il quieto vivere noi continuiamo e continueremo a prendere le distanze da questo sistema distruttivo.

Nel ritenere del tutto non opportuno contribuire e sostener incondizionatamente il governo cittadino (che definiamo eufemisticamente monocratico), e di designare o indicare, con una logica di occupazione di poltrone, una molto probabile vittima sacrificale per sostituire l’assessore Pizzi, annunciamo ufficialmente che, fin quando non ci sarà un vero cambio di rotta in questo rapporto di sudditanza nei confronti del Sindaco, rimarremo distinti e distanti.

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