MONDRAGONE – In qualità di coordinatore cittadino del Popolo della Libertà di Mondragone sento il dovere, morale prima che politico, di rendere partecipe l’intera cittadinanza, e non solo la parte afferente all’area politica che mi pregio di rappresentare, delle perplessità nutrite sia dal sottoscritto che dall’intero gruppo consiliare PdL in ordine al reiterato ambiguo comportamento assunto dal consigliere Giuseppe Piazza.
Fin dal primo momento della mia nomina a commissario cittadino del PdL, poi confermata con l’incarico di coordinatore, il consigliere Piazza, quale ex-coordinatore, ha da subito mostrato una sofferenza mal celata per l’avvenuto avvicendamento alla guida del coordinamento giustificato solo ed esclusivamente da responsabilità personale per inadeguatezza al ruolo e continue inadempienze rispetto alla funzione politica che gli competeva.Tuttavia, nonostante i continui attacchi strumentali al partito nella sua interezza, e all’amministrazione comunale nella persona del sindaco Giovanni Schiappa, il consigliere Piazza ha continuato a godere nel tempo di un’apertura di credito che l’intero gruppo consiliare PdL, e l’intero coordinamento cittadino, gli hanno offerto in virtù di una comprensione umana verso chi difficilmente riesce ad accettare una bocciatura, senza se e senza ma, per avere poco e male esercitato la leadership che fino a quel momento l’incarico ricoperto gli consentiva di esercitare. Più volte si è tentato per il mio tramite, per il tramite del capogruppo consiliare, e con la più ampia disponibilità di tutti i rappresentanti politici del Popolo della Libertà, di ricucire uno strappo creatosi, non per problemi concreti o per divergenze politico-amministrative, come si vuole far credere, ma solo per una fanciullesca presa di posizione a prescindere verso coloro i quali appaiono, agli occhi di chi subisce una bocciatura, come i cattivi insegnanti nutriti da una presunta antipatia personale verso il genio incompreso del piccolo discepolo indifeso. La disponibilità mostrata alla soluzione di eventuali problemi di relazione per paventate divergenze politico-amministrative, tuttavia, non sembra essere sufficiente a ricucire quello strappo creatosi fra il consigliere Piazza e quel partito e quell’amministrazione di cui lo stesso, almeno ufficialmente, dichiara ancora di essere parte integrante.
In effetti, però, il comportamento adottato in maniera reiterata, lo ripeto, dal consigliere Piazza sembra dare segnali diversi da quelle che sono le sue dichiarazioni d’intenti. In particolar modo, il consigliere Piazza, più volte invitato dal coordinatore cittadino alle riunioni di partito non si è mai degnato di raccogliere uno solo degli inviti ricevuti e presenziare alle riunioni che canonicamente si tengono fra il coordinamento cittadino, i simpatizzanti e gli iscritti al Popolo della Libertà. Più volte invitato alle riunioni del gruppo consiliare dal capogruppo consiliare PdL ha disertato le stesse. Più volte, invitato dallo staff del Sindaco a partecipare alle riunioni di maggioranza ha declinato l’invito non giustificando affatto la sua assenza, ovvero giustificandola con le scuse più disparate. Nel complesso, quindi, il consigliere Piazza rifugge con perseveranza che oserei dire diabolica ogni momento di confronto, sia esso di natura politicastrictu sensu o di natura politico-amministrativa e istituzionale, sottraendosi costantemente a ogni momento di crescita del partito che rappresenta e della maggioranza che sostiene, non contribuendo, quindi, infine, alla costruzione collegiale di qualsivoglia scelta deliberativa possibile. Se a ciò si aggiunga che il consigliere Piazza, con il senno di poi, si dimostra, in tutte le sedi, sempre più critico nei confronti delle scelte alle quali precedentemente ha sottratto, e negato di fatto, il suo possibile e ben accolto contributo, siamo portati a ritenere, senza l’uso del plurale maiestatis, che il consigliere Piazza abbia deciso di assumere una posizione di c.d. opposizione di immagine o di facciata, che dir si voglia, della quale non perde occasione di dare la più ampia dimostrazione ogni qual volta gli si presenta l’occasione del palcoscenico o della visibilità a mezzo stampa.
Tutto ciò nonostante, la responsabilità del ruolo che mi compete, quale rappresentante politico del Popolo della Libertà, mi costringe a rendere edotta l’intera cittadinanza dei fatti sopra esposti, e, nel contempo, per l’onestà intellettuale che mi contraddistingue e che sempre contraddistinguerà il sottoscritto, e tutti i rappresentanti politici-istituzionali del partito di cui mi pregia la rappresentatività, dichiarare alla stessa cittadinanza la volontà di continuare a ritenere possibile una disponibilità a ricucire uno strappo che a noi sembra ancora possibile ricucire. Pertanto, inviterei il consigliere Piazza a smettere i panni del genio incompreso, abbandonare il palcoscenico fra gli applausi e iniziare a partecipare a ogni riunione alla quale è invitato volentieri, mostrandosi disponibile al dialogo e contribuendo al miglioramento di quelle scelte politiche necessarie che competono a un’amministrazione cittadina e delle quali, in passato, egli ha saputo solo esternare critiche aspre e incomprensibili in mancanza di ogni suo precedente contributo, poiché, diversamente, ci vedremmo costretti a considerare il consigliere Piazza, contrariamente a quanto afferma, non più parte integrante del Popolo della Libertà e non più funzionale al progetto politico a sostegno di questa amministrazione cittadina.
Tanto era dovuto,
Ermanno Miraglia – Coordinatore Cittadino PdL Mondragone.