ORTA DI ATELLA – L’emergenza roghi tossici continua ad animare il dibattito politico cittadino. Stavolta a scatenare le polemiche è stato il “no” della maggioranza alla convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema ambientale. Attraverso una nota, sull’argomento intervengono il Coordinamento comitati fuochi e l’associazione-laboratorio di idee Massimo Stanzione, da sempre in prima linea per la tutela del territorio.
“Apprendiamo da un comunicato stampa del gruppo consiliare di minoranza del Pd, che si e’ tenuta una riunione dei capigruppo dove il tema era la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla gravosa problematica dei roghi tossici. Sembra che in maggioranza abbiano deciso di convocarlo per fine mese. L’associazione-laboratorio di idee M. Stanzione, già aderente al Coordinamento comitati fuochi, nell’esprimere comunque soddisfazione per questa piccola iniziativa , che dovrà, crediamo, dare qualche cenno alla cittadinanza , non può non dichiarare pubblicamente un distinguo”.
“Circa due settimane addietro , in piena emergenza ambientale scaturita dalla denuncia della nostra associazione e coadiuvata da padre Maurizio Patriciello , sull’esistenza nelle aree di sosta dell’asse viario Caivano-Arzano di una considerevole quantita’ d’amianto, spinta da una alta attenzione mediatica , l’amministrazione riteneva opportuno chiamare l’associazione M. Stanzione ad un confronto. In quella sede l’amministrazione prese degli impegni che in totale trasparenza rendemmo immediatamente pubblici. In quell’occasione conoscendo l’esistenza di una richiesta di convocazione di un consiglio comunale sul tema, avevamo chiesto ufficiosamente di convocarlo in forma aperta, dando la possibilita’ di partecipazione almeno alla nostra associazione in quanto unica parte attiva gia’ da tempo in questa grossa emergenza ambientale”.
“Il diniego a rendere questo consiglio aperto dimostra la non giusta e corretta attenzione da parte del governo cittadino al tema ambientale. Siamo stati sempre non avvezzi a strumentalizzazioni di parte. Non consentiamo e non consentiremo ne’ alla maggioranza ne’ alla minoranza di rendere questa vertenza ambientale una faccenda di appartenenza, pubblicamente da sempre dichiariamo la nostra non faziosita’. La nostra posizione e’ dettata da una condizione ambientale totalmente compromessa. Non si tratta di allarmismo, i dati in nostro possesso, resi da tempo pubblici, sull’attuale situazione di salute delle nostre terre e il continuo aumento di malattie scientificamente correlate all’inquinamento ambientale sono una prova inconfutabile. Non consentiremo che la salute dei cittadini diventi merce di ricatti e scambi politici. Siamo fermamente convinti che non rendere aperto questo consiglio sia un’occasione persa per il governo della nostra città”.
“Il Coordinamento comitati fuochi, presente sul territorio con l’Associazione-laboratorio di idee M. Stanzione, nel continuare la sua opera di segnalazione, denuncia e sensibilizzazione, è sempre pronto a dare un contributo per trovare eventuali soluzioni. Le nostre conoscenze, apprese sul campo, saranno sempre patrimonio cittadino. Da tempo dichiariamo che l’emergenza ambientale coinvolge tutti ed e’ in quest’ottica che intendiamo indirizzare le nostre azioni. Non e’ piu’ tempo di tattiche e strategie politiche, i nostri amministratori devono prendere coscienza della totale devastazione ambientale. La politica del negare non aiuta ad affrontare seriamente l’emergenza. E’ in atto un biocidio nel totale silenzio ed indifferenza. Saremo sempre pronti a qualsiasi confronto. Qui si muore, lottiamo contro la morte, riprendiamoci la nostra vita, la nostra dignità”.