Il gip del tribunale di Nola ritiene non necessarie le misure cautelari per l’ex parlamentare Lorenzo Diana. L’ex deputato si sfoga su facebook: “L’ abuso d’ufficio da parte di Lorenzo Diana nell’incaricare legali per difendere il Caan in cause non c’è stato e non poteva esservi. È quanto affermano i PM ed il GIP di Nola,competenti per territorio e quindi giudici naturali, nell’ordinanza di revoca della misura di interdizione dai pubblici uffici per un anno.Ordinanza emessa dopo due giorni di trasmissione degli atti. Prima i giudici del riesame a Napoli ed ora i PM ed il GIP di Nola affermano che non avevano ragione di essere emesse le due misure cautelari,(‘interdizione dai pubblici uffici ed il divieto di dimora,che era già stato revocato il 23 luglio scorso dal GIP di Napoli). Fui allontanato da casa per 20 giorni e dai pubblici uffici,conseguenzialmente dalla presidenza del Caan,interrompendo un’azione di risanamento e rilancio del mercato,dove ho cacciato fuori ditte della camorra e poche settimane fà sono stati arrestati estorsori su mia denuncia. La notizia bomba di Diana “mostro doppio” occupò giornali e telegiornali nazionali .Oggi tre trafiletti. Ovviamente non poteva che essere così per fogliacci,di cui avevo,primo in Italia, denunciato e fatto arrestare i titolari per estorsione a mezzo stampa.Fogliacci che godevano a pubblicare stupide note folkloristiche di discredito della mia persona. Ma come dissi allora a chi mi minacciava,rispondo che ho le spalle abbastanza forti per attraversare anche tempeste difficili e tanta tanta determinazione a lottare e collaborare con la giustizia perché emerga la verità. Sono contento che si indaghi anche su di me e collaborerò sempre con la giustizia.Non ho nulla da nascondere e da temere,se non le conseguenze del mio impegno di vita per la libertà e la giustizia contro tutte le camorre.A testimoniarlo c’è il mio impegno di vita e di lotta profuso sul posto e non a distanza,da quando eravamo quattro gatti folli senza nemmeno la presenza e l’aiuto di pezzi dello Stato,senza i riflettori dei media e costruendo testardamente,pazientemente il cambiamento Non mi sono mai arreso nè fermato,nemmeno quando avevo da temere di più per la mia vita e non mi fermerò certamente ora.La mia è stata una vita in trincea ed il fronte non mi fa paura. Non posso nè voglio accettare che si infanghi e delegittimi la vita mia e di quanti con me si sono impegnati a resistere quando non si intravedeva per nulla la luce del tunnel. Gli articoli sono de “Il Mattino”,La Repubblica”,Il Corriere del Mezzogiorno””.

 

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