“Per porre un argine alle teorie complottiste e antiscientifiche, che mettono a rischio la salute dei bambini, c’è bisogno di un rapido intervento in sede legislativa per bloccare il calo delle vaccinazioni obbligatorie che ha ormai raggiunto percentuali preoccupanti. In attesa che si esprima il parlamento è giusto che le regioni legiferino”. Lo dichiara in una nota il presidente regionale del Partito democratico della Campania e consigliere regionale Stefano Graziano, primo firmatario della proposta di legge “Obbligo vaccinale per la frequenza degli asili nido pubblici e privati accreditati” incardinata oggi dalla V Commissione regionale. “Ringrazio il presidente Lello Topo per aver posto la questione all’ordine del giorno, dimostrando che la Campania non resta indifferente agli appelli che arrivano dai medici e agli sforzi del governo che ha previsto un impegno di spesa di 400 milioni in tre anni per la realizzazione del piano nazionale vaccini, in cui si introducono importanti novità in tutte le fasce d’età. Penso ad esempio al meningococco b e il rotavirus nel primo anno di vita o al vaccino contro il papilloma virus nell’adolescenza”. “Nella proposta di legge – spiega Graziano – si prevede che all’atto dell’iscrizione presso gli asili nido pubblici e privati accreditati sia depositata la certificazione che attesti le vaccinazioni. Nel caso di inadempimento si attiverà l’Asl competente nel frattempo però il bambino non potrà essere ammesso alla struttura. E’ una proposta che mira a difendere la salute di tutti i bambini da possibili epidemie. Oggi, ad esempio, i dati relativi al solo morbillo per l’anno 2017 sono preoccupanti. Nel nostro paese si sono superati i mille casi a fronte degli ottocento dell’anno precedente. In Campania, inoltre, non si raggiunge ancora la copertura del 95%, considerata dall’Oms soglia minima di sicurezza. Credo che ci siano tutte le condizioni per portare la legge in aula in tempi rapidi attraverso un costruttivo confronto con le altre forze di maggioranza e opposizione”. Al termine della seduta si è deciso di istituire una sottocommissione per lavorare ad un testo unificato vista la presenza di altre due proposte di legge sul tema. “Vogliamo difendere il ruolo sociale della profilassi vaccinale dalle bufale mediatiche che purtroppo, proprio in questi giorni, hanno trovato casa anche nelle più importanti sedi istituzionali del Paese”, conclude Graziano.

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