“Il depotenziamento di Maddaloni e Marcianise rappresenta l’ennesimo atto di smantellamento della sanità casertana”. A sostenerlo, attraverso una nota, è il capogruppo regionale del PSE, Gennaro Oliviero, dopo la notifica dell’interrogazione consiliare urgente al governatore Stefano Caldoro relativo al trasferimento del Polo Materno di Ginecologia da Maddaloni a Marcianise. “Una scelta a dir poco assurda – aggiunge Oliviero – che si fa davvero fatica a comprenderne la vera ratio: è sconcertante ciò che i cittadini e le Istituzioni della Provincia di Caserta continuano a subire a spesa del sacrosanto diritto alla salute. Un trasloco mascherato che diventa occasione per la soppressione del Polo materno infantile di Maddaloni, configurandosi come l’ennesimo atto di depotenziamento dell’offerta sanitaria dei due presidi, dunque della Provincia di Caserta, tanto è vero che non ci sarà alcun nuovo posto letto per l’Ospedale di Marcianise”. “Questa è ed è stata la scellerata politica sanitaria di Caldoro e del centrodestra campano ai danni di Terra di Lavoro – sottolinea il capogruppo regionale del PSE – i tagli a cui abbiamo assistito hanno determinato solo ed esclusivamente soppressioni di reparti con conseguente riduzione dell’offerta sanitaria a favore dei nostri concittadini”. Secondo Oliviero, “l’interrogazione presentata rappresenterà un momento decisivo per aprire una discussione importante avverso tale scelta, unendoci alla mobilitazione dei Sindaci e delle Amministrazioni Comunali che si stanno legittimamente opponendo sul provvedimento in questione, chiedendo a Caldoro di conoscere se i criteri adottati dall’Asl della Provincia di Caserta, sul trasferimento delle attività e dei ricoveri dal presidio pubblico di Maddaloni al vicino Ospedale di Marcianise, sono realmente coerenti alla programmazione prevista all’interno del Decreto 49/2010”. “Del resto, siamo ancora in attesa di conoscere il motivo del mancato riparto economico e finanziario dei 500 posti letto fantasma del Policlinico di Caserta, individuati e programmati sempre nel medesimo Decreto commissariale che determina un ammanco di risorse pari a euro 150.000.000 annue a favore della sanità casertana”, conclude Oliviero.