Se l’opposizione consiliare dorme come ghiro senza svegliarsi neanche con le cannonate, per fortuna il collettivo politico-culturale Orta Città Visibile conferma di essere gruppo attento ai problemi dei cittadini e sempre pronto a denunciare le gravi carenze dell’amministrazione comunale. I componenti del collettivo hanno stilato un documento in seguito al rinvio dell’ultima seduta consiliare. Un duro e condivisibile atto d’accusa nei confronti del sindaco Giuseppe Mozzillo e della sua squadra di governo. Ecco il testo integrale. “Poteva essere il Consiglio Comunale dove si discuteva del problema della raccolta rifiuti, un’occasione per spiegare, illustrare responsabilità, capire il percorso che porta un Comune a lasciare sistematicamente dei lavoratori senza stipendio e i cittadini con montagne di spazzatura sull’uscio. Poteva essere il Consiglio Comunale per metterci la faccia di fronte alla grossolana figura politica e all’approsimativismo dirigenziale che ha portato al sequestro di due auto della Polizia Municipale (leggi l’articolo, ndr) perchè prive del tagliando assicurativo. Poteva essere il Consiglio Comunale dell’orgoglio per qualcuno, dopo le dichiarazioni di Sergio Orsi (leggi l’articolo, ndr) il quale afferma di aver dato una tangente di € 10.000 ad un assessore di Orta di Atella perché lo favorisse negli affari. Poteva essere il Consiglio Comunale del cambio di passo, della programmazione, dell’apertura della Casa Comunale ai Cittadini, dell’istituzione delle Commissioni Consiliari con l’apporto di Cittadini e Associazioni. Invece è stata la solita faida. Una lotta di potere tra un Presidente del Consiglio Comunale che non vuole mollare la poltrona e un Sindaco a cui quella poltrona serve, come gli è servita quella dell’Acquedotti scpa, per blindare un amministrazione traballante che teme l’arrivo della bufera all’orizzonte. La solita faida, disamistade l’avrebbe chiamata De André, una lotta di poltrone tra gente ormai fuori dal mondo uno spettacolo politico degradante e autoreferenziale di chi non si rende conto che la bufera è già arrivata”. I consiglieri di minoranza dormono beatamente, il collettivo Orta Città Visibile ha gli occhi sbarrati nella speranza che Orta diventi non solo una città visibile, ma soprattutto “normale”.