Nemmeno l’assessore all’urbanistica e vicesindaco, Giuseppe Mozzillo, conosce il PUC. Il tenore della nota a sua firma pubblicata da Campanianotizie.com dimostra, infatti, che non lo ha neppure letto. E questo si era, già, capito prima. Quello di cui ci rendiamo, invece, conto oggi è che egli non ha letto neanche il parere del consulente del Comune. Eppure si trattava di leggere poche pagine. Del resto, come sappiamo, la giunta approva a scatola chiusa. Solo che qui non stiamo facendo il gioco dei pacchi.

Qui si parla della case dei cittadini. Il parere di D’Angiolella, cui l’assessore al ramo rinnova la fiducia, ha, infatti, il seguente oggetto: “Adozione PUC – rilievi alla bozza di NN.TT.AA.” Premesso che nessuno di noi, compresi gli organi di stampa, quali Il Mattino e Cronache di Caserta, poteva conoscere tale bozza, proprio perché era una bozza (spieghiamo all’assessore che bozza significa forma provvisoria, ovvero, non definitiva), siamo, però, perfettamente a conoscenza delle NN.TT.AA allegata al PUC. E queste sono quelle definitive. Dalle dichiarazioni dell’ufficio stampa dell’assessore Mozzillo sembra che nelle NN.TT.AA. adottate con delibera di G.C. 97/2013 le osservazioni dell’avvocato D’Angiolella siano già state recepite. Appunto. Sembra. Perché non è così!

Chiunque, compreso l’assessore Mozzillo (?), può capirlo. Per il momento non è stata recepita un’acca delle osservazioni del consulente. Il richiamo improprio dell’art.38, di cui il D’Angiolella ha evidenziato l’illegittimità, ricorre periodicamente come strumento di sanatoria. Strumenti quali PRIA e PUA postumi sono ampiamente abusati e distorti per finalità diverse da quelle per cui possono essere concepiti. In particolare, i secondi sono applicati anche in zone non conformi al PRG in presenza di vizi “non formali”. La zona CC, così come fatto rilevare dallo stesso avvocato, continua ad essere un “calderone” di immobili abusivi in cui non vengono distinte le varie tipologie di abusi.

Tutto questo, nonostante D’Angiolella al punto 6) del parere dica: “Tutte queste osservazioni, naturalmente, se condivise, oltre ad essere motivo di riflessione da parte dei progettisti del PUC e quindi della parte politica, possono essere anche trattate nella sede, prevista dalla legge, delle osservazioni al PUC adottato e prima dei successivi passaggi procedurali. Non è da escludere finanche un’osservazione dell’Ufficio, in maniera da giungere, in via graduale, ad una stesura definitiva, senza per questo rallentare il procedimento per la stesura del PUC, che è obbligatorio per legge”.

La normativa di attuazione non ha, affatto, recepito i rilievi del consulente legale. Il fatto che tali principi siano stati disattesi si capisce, come dice l’assessore, “con una semplice lettura degli atti”. Peccato che lui, come abbiamo dimostrato, neanche questo abbia fatto!

I CONSIGLIERI COMUNALI DEL PARTITO DEMOCRATICO

Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto e Michele De Micco

 

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