Sguardi languidi. Sorrisini ammiccanti. Frasi sdolcinate. Affinità elettiva. A guardarli sembravano due piccioncini nella stagione dell’amore. Non siamo riusciti a procurarci le foto ma abbiamo testimoni oculari. E non temiamo smentite. Andrea Villano ed Eduardo Indaco hanno trascorso una serata indimenticabile al noto locale aversano “Dodici La Locanda del Gusto”. Non è la prima volta. I due avevano flirtato già lo scorso luglio alla presenza del consigliere regionale Pd Stefano Graziano. Ma la cenetta romantica dell’altra sera ha tutto un altro sapore. Si sono incontrati con le rispettive compagne un paio di giorni prima di San Valentino. Il sindaco e il promotore di Noi Ortesi avrebbero sognato di vedersi il 14 febbraio ma i ristoranti erano già strapieni. Tutto esaurito. Allora hanno anticipato.
Con la massima discrezione e una santa pazienza la first lady Grazia Frignola e la fidanzata di Indaco (nella foto a destra) non hanno voluto rompere l’incantesimo tra i due. Spezzare quel feeling sembrava indelicato. Si sono messe in disparte e gli hanno concesso di restare soli per buona parte della serata. Una volta rimasti tête-à-tête Villano e Indaco si sono lasciati andare. Grasse risate. Pacche sulle spalle (e non solo), complimenti reciprochi. C’è stato un momento di panico quando l’esponente di Noi Ortesi ha perso di vista il primo cittadino. Si erano alzati. Villano all’impiedi raggiungeva a malapena l’altezza del tavolo. Peraltro davanti c’era anche una sedia. Per rintracciarlo Indaco è dovuto ricorrere a un cannocchiale tascabile da teatro. Quando i loro occhi si sono incrociati il sorriso è ricomparso sui loro volti. E poi un abbraccio liberatorio.
Si sono riseduti (nel caso del sindaco nessuna differenza centimetrica) per conversare amorevolmente. Proprio allora, approfittando del momento sensuale, Indaco ha fatto una proposta indecente a Villano. Gli ha stretto il braccio al collo e gli ha sussurrato all’orecchio: “Caro Andrea, amico mio, mi vorrei candidare alle prossime elezioni provinciali, dammi una mano”. Il sindaco ha subito tentato di divincolarsi. Non è stato agevole. Indaco non mollava la presa. Lo stava quasi soffocando. Villano però è riuscito ugualmente a sgusciare via. Come sguscia via lui nemmeno un capitone sotto Natale.
“E no, caro Eduardo – ha risposto il primo cittadino – nutro grande affetto per te ma la candidatura alle provinciali spetta a Nando D’Ambrosio. Mi dispiace, voglio più bene a lui. Colombina (nella foto al centro) mi è sempre piaciuta anche quando ero piccolo”. Quando ero piccolo? Avrebbe dovuto dire: quando sono rimasto piccolo.
Di fronte al no del “suo” Andrea, interpretato come un tradimento, il viso di Indaco si è rigato di lacrime. Ha pianto talmente tanto che Villano se l’è stretto a sé. Per abbracciarlo è dovuto salire su una sedia. Una scena commovente. A stento gli altri clienti e i camerieri non hanno pianto. Per evitare il peggio (svenimenti o collassi) Villano ha chiamato il suo infermierino. In un batter baleno sul posto è accorso il suo vice Peppe Roseto “Poltrone e Sofà”. Per fare ingelosire il sindaco è giunto in compagnia della sua amante (nella foto in alto a sinistra). Proprio lei ha praticato, sembrava volentieri, la respirazione bocca a bocca a Indaco. Che si è rialzato in un secondo con forti conati di vomito. Alla fine il promotore di Noi Ortesi ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Se Villano ha scelto D’Ambrosio per le provinciali inutile insistere. Almeno per ora. Se vorrà fare a entrambi qualche brutto scherzo non dovrà attendere troppo. Carnevale è alle porte.
Per ricreare un clima di festa Indaco ha allietato il sindaco e la first lady con un’esibizione sui trampoli (nella foto). Prima però c’è stato un altro piccolo imprevisto. La compagna del rappresentante di Noi Ortesi alla vista dell’amante di Roseto “Poltrone e Sofà” è stata colta da un malore. Villano si è subito precipitato per praticare lui stavolta la respirazione bocca a bocca. Non ha avuto tempo. Ha ricevuto un ceffone dalla moglie alla Mike Tyson dei tempi d’oro. Ha ancora la guanciottina destra tumefatta. E un dente traballante.
Mario De Michele
P.S. Piccola precisazione. Sia sulla cena a quattro che sul “no” di Villano alla candidatura di Indaco alle provinciali è tutto verissimo. Il sindaco ha già dato il via libera a D’Ambrosio. Accettiamo smentite. Per il resto ci abbiamo ricamato un po’ su. Nemmeno troppo.