Cifre da capogiro. Incredibili. Eppure tutte documentabili. Numeri stratosferici impressi nelle delibere di giunta. Basta sbirciare alla voce “incarichi legali”. E viene da strabuzzare gli occhi. Da restare a bocca aperta. In 11 mesi l’amministrazione capitanata da Giuseppe Mozzillo ha conferito incarichi ad avvocati per un costo di oltre 141mila euro. Facendo due conti il Comune di Orta di Atella ha speso più di 16mila euro al mese, e quindi 810 euro al giorno (calcolando ovviamente le giornate lavorative) nel periodo tra agosto e dicembre del 2015. Per un totale di oltre 81mila euro in appena 5 mesi, nel corso dei quali sono stati conferiti ben 28 incarichi legali. Sindaco e assessori sono stati più parsimoniosi (si fa per dire) nei primi 6 mesi di quest’anno. Dalle casse comunali sono usciti circa 60mila euro per coprire le spese dei 20 incarichi ad avvocati deliberati dall’esecutivo. Per il 2016 la spesa mensile è scesa (si fa sempre per dire) a “soli” 10mila euro, quella giornaliera a 600 euro. Di questo passo gli incarichi legali costeranno al Comune la bellezza di 600mila euro in 5 anni, sempre che Mozzillo resti in sella per l’intero mandato. Si dirà: sono spese obbligate. È vero in parte. Non sempre per l’Ente è conveniente andare in giudizio. E in alcuni casi non servono pareri e consulenze legali per affrontare e risolvere problemi giuridici. Per esempio per questioni amministrative si possono porre quesiti alla Prefettura o ai Ministeri. Ma senza voler entrare nel merito e dando per scontato che si tratti di tutti incarichi necessari e affidati oculatamente ci chiediamo, e giriamo la domanda agli amministratori, se alla luce di numeri così esorbitanti non sarebbe il caso di trovare soluzioni alternative. Tanto per dirne una, non sarebbe più conveniente stipulare una convenzione esterna, tramite avviso pubblico, con uno studio legale? In questo modo si potrebbe prevedere un costo annuo di 30-35mila euro. Risultato? Il Comune risparmierebbe quasi 100mila euro all’anno. E si sgombrerebbe il campo anche da eventuali dubbi circa conferimenti di incarichi superflui e “allegri”, tanto alla fine paga Pantalone, cioè i cittadini. Se la riduzione dei costi si allargasse anche alle indennità di carica per gli amministratori (sindaco, assessori e presidente del consiglio) e a quelle di mansione per i dirigenti, che ammontano a 155mila euro all’anno si potrebbe risparmiare da qui alla fine della consiliatura oltre un milione di euro. Una bella cifretta per un Comune in dissesto. Soldi che potrebbero essere utilizzati per abbassare le tasse (ai massimi storici) e per attuare interventi a favore delle fasce sociali più deboli. Come si vede, conti alla mano, non sarebbe neanche tanto complicato. Basterebbe mettere da parte gli interessi personali per tutelare quelli della collettività. Ma questo ad Orta è impossibile. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un amministratore locale non pensi ai c… propri.
Mario De Michele