Un consiglio comunale ricco di tensioni quello che si è consumato stamattina nel comune atellano. Il momento clou c’è stato con il voto con il quale è stata revocata la delibera con la quale lo stesso civico consesso il 9 luglio dello scorso anno elesse a proprio presidente Eduardo Indaco. Il redde rationem fra la parte di maggioranza vicina alla posizioni del primo cittadino Giuseppe Mozzillo ed il numero uno dell’assise civica è stato molto teso con le opposizioni, per bocca dei due capigruppo, Santillo del Gruppo Autonomo, e Di Micco per i 5 Stelle, che hanno sostenuto l’illegittimità dell’atto che si stava consumando ed hanno abbandonato l’aula al momento del voto sulla revoca di Indaco e sul voto con il quale sono stati nominati il nuovo presidente ed il suo vice. Ed in particolare Di Micco ha parlato di “vicenda penosa che ha vista impegnata in una guerra interna la maggioranza che invece di operare ha preferito regolare i propri conti”. Anche lo stesso Indaco dopo aver rivendicato la correttezza del proprio operato, ribandendo di aver sempre rispettato gli obblighi sanciti da regolamento e statuto, non ha partecipato al voto “per senso istituzionale”. Alla fine la revoca è passata con i soli voti della maggioranza, che poi ha votato Massimo Russo come nuovo presidente dell’assise ed Eleonora Misso come sua vice. C’è da scommetterci che, comunque, questa vicenda, non terminerà qui visto e considerato che lo stesso Indaco ha nelle settimane scorse di voler ricorrere alla giustizia amministrativa. Forti polemiche si sono registrate anche al momento della discussione e dell’approvazione dei primi due punti all’ordine del giorno inerenti la riscossione coattiva dei tributi e lo schema di convenzione della Tesoreria Comunale. Le opposizione hanno fatto rilevare come i documenti inerenti le due delibere non fossero stati forniti nei termini regolamentari impedendo di fatto l’esercizio delle proprie prerogative. Gli ultimi due punti all’ordine del giorno sono state due interrogazioni, rispettivamente del consigliere D’Ambrosio e del consigliere Di Micco, inerenti l’interruzione del servizio trasporto per disabili e le condizioni, definite “pessime”, del parco giochi comunale.

Francesco Paolo Legnante

 

 

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