Dall’uovo di Pasqua uscirà la nuova giunta di Orta di Atella. Il sindaco Andrea Villano sta attendendo la fine delle festività per scrivere la parola fine al rimpasto. Dopo Maria Grazia Zagaria, rimpiazzata da Maria Menditto, il benservito sarà dato a Caterina Torromacco e Luigi Macchia. Passeranno il testimone a Carmen Bortone e Luigi Menditto. La prima, 35enne ortese, si occuperà di Pubblica Istruzione. Il secondo di Lavori Pubblici e Urbanistica. La Bortone vanta un curriculum corposo e di tutto rispetto. Ha conseguito la laurea in Psicologia con un brillante 110 e lode ed è titolare di uno studio di Psicologia Clinica e Psicodiagnosi. Inoltre, aspetto non da poco, è consulente tecnico psicologo della Procura di Napoli. Ha conseguito un master in Psicodiagnostica Clinica e Giuridico-Peritale, oltre ad essere specializzata in valutazione, amministrazione e gestione delle risorse umane. Tante frecce nell’arco della Bortone.

Dal canto suo Luigi Menditto può esibire un lungo elenco di titoli politici. Aversano, 38 anni, laureato in Ingegneria Civile presso l’Università Federico II. Nel 2005 è stato vicesegretario provinciale del movimento giovanile dell’Udc. L’anno successivo diventa consigliere comunale di Aversa. Ha ricoperto anche la carica di vicepresidente regionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Nel 2009 è stato eletto consigliere provinciale sempre con l’Udc. Quattro anni dopo assume il timone della sezione Udc normanna. Nel 2016 si candida alle primarie del centrosinistra di Aversa sfidando Marco Villano del Pd che ha la meglio. Pur ribadendo la sua disponibilità al sindaco Villano, Menditto ha ancora qualche piccolo dubbio nell’accettare l’incarico. Sta vagliano l’ipotesi (poco probabile) di scendere in campo alle comunali di Aversa.

Dell’attuale esecutivo saranno confermati Peppe Roseto e Luigi Di Lorenzo. Ma Eduardo Indaco di Noi Ortesi si è messo di traverso. Attraverso il mutillo Vincenzo Moccia ha chiesto la testa dell’assessore del movimento civico presieduto da Giovanna Migliore. La motivazione ufficiale di Indaco è la necessità di nominare tutti assessori di Orta di Atella. In realtà il furbacchione vorrebbe piazzare qualche suo nome in giunta (indebolendo i Del Prete) in caso di scioglimento anticipato del consiglio comunale. Chiamalo fesso.

Mario De Michele

 

 

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