Rivoluzione in vista nel settore tributario del Comune di Orta di Atella. Lo scorso 29 dicembre la giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Mozzillo ha approvato (presenti gli assessori Enzo Giardullo, Antonio Cantile ed Elena Communara) una delibera per organizzare un ufficio che possa gestire tutte le politiche ed attività tributarie dell’ente con personale interno, “potenziando la dotazione dello stesso sia per quanto attiene la dotazione umana che per quanto attiene la dotazione strumentale”. Al netto degli inevitabili tecnicismi e all’uso del buocratese, il provvedimento adottato dall’esecutivo è un chiaro segnale di rottura con la Pubbliservizi, società esterna che si occupa della riscossione dei tributi per conto del Comune di Orta di Atella. Il contratto, molto oneroso per l’amministrazione e assi vantaggioso per la società privata, tra l’ente locale e la Pubbliservizi è in scadenza. E appare evidente, a leggere tra le righe la delibera di giunta, l’intenzione di Mozzillo e company di voltare pagina. E chiudere i conti con la Publiservizi (invisa praticamente a tutti i contribuenti ortesi). Non a caso nel provvedimento dell’esecutivo si evidenzia che che “l’azione finora messa in campo appare migliorabile sotto i profili di economicità, efficienza ed efficacia”. Non solo. Si sottolinea che “la gestione affidata al soggetto esterno è risultata essere non vantaggiosa dl punto di vista economico e funzionale”. Insomma, sembra proprio che Mozzillo voglia sbarazzarsi della Publiservizi per affidare all’ufficio tributo il servizio di riscossione delle tasse comunali.
Mario De Michele