Un banco di prova decisivo. Non solo sul piano amministrativo ma soprattutto sotto il profilo politico. L’amministrazione di Orta di Atella capitanata da Giuseppe Mozzillo è a un bivio: lascia, cioè va a casa, oppure raddoppia, superando l’ostacolo più ostico incontrato finora sul proprio cammino. Il verdetto arriverà nel corso del consiglio comunale, previsto entro fine mese. All’ordine del giorno c’è il bilancio di previsione da varare al massimo entro il 28 novembre. E sarà dento o fuori. Se lo strumento contabile non passa, sarà game over. Se invece viene approvato, Mozzillo ne uscirà sicuramente politicamente rafforzato. Ma per il sindaco non sarà una passeggiate di piacere. I dissensi nella sua maggioranza sono tutt’altro che sopiti. Negli ultimi giorni c’è stata una tregua. Però il fronte antimozzilliano, guidato dal presidente del consiglio comunale Eduardo Indaco, non ha sotterrato l’ascia di guerra. Anzi è pronto a dare battaglia. E teatro di scontro potrebbe essere proprio il varo del bilancio. Se nella maggioranza si registrassero molte defezioni si concretizzerebbe lo spettro dello scioglimento (super) anticipato del civico consesso. In caso di via libera allo strumento finanziario Mozzillo incasserebbe un successo e si potrebbe godere qualche mese di tranquillità. Sulla carta i numeri ci sono. Ma non c’è una maggioranza bulgara. Tutt’altro. I consiglieri Antonino Santillo e Nando D’Ambrosio, eletti nella coalizione del primo cittadino, sono passati all’opposizione. Poi c’è la fronda interna composta da Indaco, Nicola D’Ambrosio e Tonino Russo. Voteranno a favore? Non è scontato. E se aggiungiamo i tre esponenti del Movimento 5 Stelle si potrebbe profilare addirittura un pareggio. Per far passare il bilancio sarebbe decisivo il voto del sindaco. Insomma, i numeri potrebbero essere risicati. Forse insufficienti per far superare a Mozzillo la prova del nove. In tal caso tutti a casa. Da qui a fine novembre per il sindaco saranno giorni frenetici. Con qualche notte insonne.
Mario De Michele










