Con la pubblicazione dell’avviso della Valutazione Ambientale Strategica sul Burc, il Piano Urbanistico Comunale del Comune di Orta di Atella si avvia alle fasi conclusive. Lo strumento urbanistico infatti è stato in inviato in Provincia per la valutazione di conformità al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Nei giorni scorsi sono state esaminate le osservazioni al PUC, di cui sono state accolte solo quelle suggerite dallo staff dei progettisti e di consulenti in cui “si sono appalesate problematiche di carattere generale, che, se recepite, potessero arricchire il progetto proposto di PUC”. E’ passata in un primo momento inosservata la relazione a firma dei progettisti del PUC, che confuta la prima delle sei osservazioni del PD, forse perché il documento pubblicato la relegava alle ultime pagine, ma che invece merita di essere approfondita.

Nella relazione si legge che “Dal punto di vista tecnico, la confutabilità deriva dalla non corretta individuazione dei due elementi cardine che sono alla base del PUC stesso: l’abusivismo ed il dimensionamento, tra loro strettamente connessi”. Viene preliminarmente ricordato che con il termine “abusivo” viene identificato un fabbricato (o una parte di fabbricato) che risulti edificato in assenza di titolo abilitativo edilizio, ovvero in totale difformità dal medesimo ovvero con variazioni essenziali. L’abusivismo, così inteso in senso classico, nel territorio comunale di Orta di Atella è statisticamente ad un valore molto basso. Invece gli edifici di Orta di Atella sono stati tutti edificati con Concessioni Edilizie o Permessi di Costruire (PdC) rilasciati dal competente ufficio comunale, e poi spesso modificati mediante D.I.A. regolarmente consegnate all’Ufficio protocollo del Comune. La sanzione prevista per gli edifici “abusivi” in senso classico, cioè per quelli eseguiti in assenza di Permesso di Costruire o in totale difformità da esso, è la demolizione. Invece, per gli interventi edilizi eseguiti sulla base di un PdC successivamente annullato la legge prevede una procedura articolata, prospettando tre situazioni diverse, a seguito di preventiva valutazione tecnica: a) la rimozione dei vizi procedurali, con una si ha una riedizione del titolo abilitativo edilizio precedentemente annullato, b) l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, che produce i medesimi effetti del Permesso di Costruire in sanatoria, c) la riduzione in pristino (demolizione), nel qual caso si procede secondo le modalità dello “abusivismo” classico.

In merito al dimensionamento del PUC, i progettisti ricordano che il PTCP non effettua alcuna analisi dei Piani urbanistici (Piani Regolatori Generali o Programmi di Fabbricazione) vigenti nei vari Comuni né del loro stato di attuazione, né effettua controlli dello sviluppo avvenuto né verifiche di compatibilità e/o completezza e/o saturazione dei PRG/PdF stessi e delle varie zone del territorio disciplinate da norme generali o attuative; il PTCP riporta un insieme di dati statistici riguardanti, tra l’altro: densità e dinamica della popolazione residente, composizione e dinamica dei nuclei familiari, dinamica e tasso di occupazione del patrimonio abitativo, numero di abitazioni in edifici residenziali, indicatori di affollamento del patrimonio abitativo, ecc., con lo scenario proiettato dal 2007 al 2022. In pratica, il PTCP stima il fabbisogno abitativo nello scenario tendenziale al 2022, e definisce un valore fino al 2018, rimandando l’ulteriore fabbisogno 2018-2022 ad un successivo momento di copianificazione con la Regione Campania: ogni possibilità discrezionale per i Comuni dell’ambito insediativo di Aversa, e quindi per Orta di Atella, è esclusa, in quanto le Norme di Attuazione del PTCP definiscono il numero di alloggi residenziali massimo nell’orizzonte temporale 2007-2018 mediante una formula matematica, di cui il PTCP stesso dà tutti i valori sia dei moltiplicatori, sia dei divisori.

Secondo il PTCP, tutto ciò che è stato autorizzato prima dell’orizzonte temporale 2007-2018, inteso come numero di alloggi aggiuntivi a quelli esistenti e/o autorizzati alla data di adozione del PTCP stesso (come detto, posto dal PUC di Orta di Atella al 31/12/2007 ovvero 01/01/2008), non rientra nel dimensionamento del PUC, poiché è ritenuto esistente nel singolo Comune e componente della densità insediativa dell’ambito che è un dato di fatto del PTCP e posto a base del calcolo ad effettuarsi. Quindi secondo i progettisti, la realizzazione ad Orta di Atella di n°4.480 alloggi al 2007 in luogo di n°1.647 non è elemento sensibile ai fini del dimensionamento imposto dal PTCP, né ne viene fatta alcuna menzione: si tratta di edifici regolarmente autorizzati (al 2007), regolarmente censiti dalle statistiche, regolarmente ricompresi nelle analisi dello stato di fatto del PTCP. Non sono insediamenti abusivi. Il fatto che, poi, dalla fine del 2009 in poi, si sia iniziato un processo di verifica e di annullamento dei Titoli Abilitativi Edilizi con cui sono stati autorizzati, non ha alcun riguardo con il dimensionamento, che, si ripete nuovamente, viene effettuato solo moltiplicando tra loro valori preassegnati da PTCP stesso”.

 

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