Giuseppe Mozzillo batte un altro record. Dopo quello “storico” sulla nomina della giunta con un ritardo biblico (ben due mesi dal voto), ha “centrato” anche l’obiettivo di perdere pezzi della maggioranza a tre mesi dalle elezioni. Antonio Santillo, tra i più votati, è fuoriuscito dal gruppo “Progetto per Orta” ed è passato all’opposizione. Una decisione drastica motivata con una lettera inviata al primo cittadino, al segretario generale del Comune, Carlo Clemente, al presidente del consiglio comunale Eduardo Indaco e per conoscenza ai consiglieri. Alla base della scelta di Santillo “l’immobilismo imbarazzante” e i ritardi nell’assegnazione delle “deleghe ai consiglieri e nell’istituzione delle commissioni consiliari”. Motivazioni sicuramente fondate. Finora sotto il profilo amministrativo si è visto poco o nulla. Non a caso nella maggioranza monta il malessere. E quella di Santillo potrebbe essere solo la prima avvisaglia di un’imminente crisi nella coalizione che ha vinto le elezioni. All’orizzonte già si intravede la verifica politica. Altro record. Ecco il testo integrale della lettera di Santillo indirizzata in primis al sindaco Mozzillo. “Con la presente le comunico le mie dimissioni dal gruppo “Progetto per Orta” e dalla maggioranza del governo cittadino. Tale decisione nasce dall’aver costatato ad oltre cento giorni di governo un immobilismo politico a dir poco imbarazzante, ove le aspettative disattese contraddistinguono ancora di più il malessere della popolazione. Le manifesto che le mie perplessità nascono anche dalla mancata organizzazione interna tra i consiglieri di maggioranza, utile ad una sana, trasparente e proficua gestione della attività politica amministrativa; penso alle deleghe non distribuite e alla mancata istituzione di commissioni consiliari. Giudico inadeguato e senza via di soluzioni l’impegno di tutti fin qui profuso per problemi gravi che attanagliano la vita cittadina e l’intero tessuto sociale (emergenze rifiuti, scolastica, economica e quelle prossime a venire). Tutto ciò è mortificante per l’intera cittadina. Credo – scrive Santillo – che le circostanze non solo finanziare, ma anche sociali, richiedano concretezza dell’agire politico, determinazione amministrativa, responsabilità di campo e di settore ben definite. Per questi motivi, trovo nella funzione di consigliere indipendente di minoranza, il rispetto da me dovuto nei confronti degli elettori che hanno riposto fiducia nella mia persona. Ringrazio i colleghi consiglieri e auguro a tutti di volere il bene della città”. Insomma una bocciatura a 360 gradi del (non) lavoro svolto dall’amministrazione. E stasera ci potrebbero essere altri clamorosi sviluppi. È in programma una riunione di maggioranza convocata dal primo cittadino su richiesta dei gruppi consiliari. Sul tappeto una serie di questioni tra cui quelle poste con forza da Santillo. Ma non solo. Potrebbero emergere le prime critiche alla giunta, giudicata da qualcuno non all’altezza. E per Mozzillo non sarà facile tenere la maggioranza compatta. Per ora ha già perso un pezzo.

Mario De Michele

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