L’appello e l’invito alle dimissioni di massa lanciato dal sottoscritto una settimana fa trova paradossalmente un muro nel Movimento 5s. Fanno sapere infatti dal movimento, a firma di due portavoce su tre (spaccatura interna?) che loro sono intenzionati a portare in Consiglio una mozione di sfiducia al sindaco, anziché mandare a casa tutti con lo strumento previsto dalla legge delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri. Per le dimissioni i numeri ci sarebbero stati tutti se ad accettare fossero stati i pentastellati. Ai colleghi di minoranza del movimento era stata data l’opportunità di far valere tutti i loro numeri, hanno preferito smarcarsi in un modo incomprensibile e paradossale; parlano di segrete stanze e complotti, di fatto infamando i colleghi di maggioranza dissidenti, quando l’argomento era da settimane sulla stampa e persino il sindaco credo ne fosse a conoscenza. Prendo atto del modus operandi di chi ad ogni comunicato e ad ogni marcia invita alle dimissioni il sindaco e appena gli viene offerta la possibilità di vedere realizzato il suo obiettivo si tira indietro, perché forse non ne veniva soddisfatto il bisogno di protagonismo. Eppure sarebbero stati decisivi! Ora, mi chiedo, per la mozione di sfiducia hanno i numeri per proporla? Da soli quanto possono produrre? Mi sa che qualcuno si sia attaccato alla poltrona per pura vanagloria. Intanto resta alla cronaca che il Sindaco rimane in sella grazie al movimento 5 stelle.

Antonio Santillo

(Consigliere di minoranza Orta di Atella)

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