Il Consiglio Comunale di Orta di Atella, nella seduta di sabato 30 novembre, ha licenziato il bilancio di previsione relativo all’esercizio finanziario 2013, il bilancio pluriennale 2013/2015 con l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche, del fabbisogno del personale, del piano consulenze e collaborazioni esterne e della manovra tributaria. La seduta consiliare si è aperta con la comunicazione dell’adesione del consigliere Stefano Minichino al Pd e con l’approvazione del verbale della seduta precedente, avvenuta col voto unanime della maggioranza, cui si è aggiunto il consigliere di minoranza Dario Santillo, in quota “patto Per Orta”, e il voto contrario del Pd e di Del Prete e l’astensione dei consiglieri Damiano e Guido.
Stesso cliché per il secondo punto odg relativo al piano di zona (triennio 2013/2015) e al relativo accordo di programma, nell’ambito dei servizi sociali. Poi si è passati alla discussione e all’approvazione del bilancio di previsione relativo esercizio finanziario 2013. Il punto è stato presentato all’assise pubblica da una lunga e dettagliata relazione dell’assessore Giovanni Sorvillo che spiegato puntualmente i temi centrali che compongono il documento contabile. Nello specifico, il punto è stato approvato coi voti favorevoli della maggioranza. Contrari i consiglieri di opposizione. “Voglio esprimere la mia viva soddisfazione per l’approvazione del bilancio di previsione da parte del consiglio comunale – ha dichiarato il sindaco Angelo Brancaccio– che in tal modo conferma in via di fatto il buon lavoro svolto dalla maggioranza e dagli uffici”. Un bilancio che, il Presidente del gruppo consiliare di maggioranza, Alfonso Di Giorgio, non ha esitato a definire “una manovra qualificata e perfetta”.
Di parere diametralmente opposto il capogruppo Pd Francesco Piccirillo, che sulla sua bacheca Fb critica la maggioranza. “Approvato si (e su questo, visti i precedenti, non avevamo alcun dubbio)! Ma, hai voglia di scrivere comunicati trionfalistici: il vero dato politico emerso stamane è che il Bilancio (così come il consuntivo 2012) è stato approvato con appena 11 voti favorevoli (ovviamente sindaco compreso) su 21 (sempre sindaco compreso)… Eppure il capo dell’esecutivo disse che se si fosse registrata anche solo un’altra defezione, non avrebbe esitato a dimettersi…. Sempre e solo le classiche promesse da marinai!”.