“Non è certamente etica morale e politica ricomporre, di fronte ad uno scenario apocalittico per Orta e gli Ortesi generato in modo minuzioso e con logica maniacale da un’azione di governo scellerata ed inconsistente, una accozzaglia di simboli inutili e senza alcun significato, per una artificiosa e poco dignitosa difesa d’ufficio. Siamo rispettosi della delega che il popolo ha destinato a questa maggioranza di governo, ma non possiamo tacere, per senso di responsabilità e per affetto verso il nostro paese, di fronte all’impercettibilità, da diversi anni, della sua azione amministrativa.
Occorre oggi una inversione netta sul piano progettuale, culturale e sui metodi da utilizzare, se si vuole ritrovare la giusta soluzione dei gravissimi problemi. Una delega del popolo non è una rendita di posizione per la maggioranza prescelta perché in una democrazia vera le deleghe devono essere alimentate, sostenute, rinforzate da sistematiche verifiche che attestino i reali risultati di governo.
CARI AMICI DELLA MAGGIORANZA Non è più il tempo di dissertazioni filosofiche e principalmente di un inopportuno ed ingiustificato vittimismo. Sono anni, ormai, che “ve la cantate e ve la suonate” una strana e interessata sinfonia che non è mai arrivata e non arriva tuttora alle orecchie di un popolo stremato e sfiduciato dal vostro immobilismo e dall’inconcludenza della vostra azione di governo. Non è più il tempo di tentativi maldestri di attribuire le colpe dello sfascio alle forze di opposizione che hanno tentato, in ogni modo, di costruire un clima sereno e un confronto costruttivo sulle gravissime problematiche del nostro paese (rileggere quanto espresso negli ultimi tre anni), ricevendo in cambio derisione, attacchi sconsiderati, offese e continui tentativi di soffocare la voce di un democratico e civile dissenso con metodi non contemplati e non utilizzabili in una vera democrazia estesi spesso a parenti ed affini entro il terzo grado”.
“Non è più il tempo di chiudere gli occhi, far tacere le proprie coscienze, mettere un freno al proprio cervello, di fronte ad uno scenario preoccupante, desolante che non lascia nutrire speranze positive per la nostra comunità, nel prossimo futuro. Non è più il tempo di proclami sterili di amore e di impegno per il benessere del nostro territorio se non c’è stato e non c’è tuttora una adeguata operatività e progettualità per la soluzione dei problemi del Paese. Non è più il tempo di agitare lo spauracchio di un commissariamento, sulla cui dannosità concordiamo totalmente, che state determinando solo con la vostra irresponsabilità e per l’assenza di un progetto vero per il nostro territorio. Non è più il tempo di insistere irresponsabilmente su soluzioni artificiose per la problematica urbanistica perché vi assumerete, in toto, le catastrofiche conseguenze già preannunciate da eclatanti interventi della Magistratura su atti palesemente illegittimi. Non è più il tempo di glorificare atti di questa maggioranza illegittimi che amplificano sempre di più i problemi della nostra comunità”.
“Non si può inneggiare ad un consuntivo ed inquadrarlo come panacea di tutti i mali se lo stesso viene, per l’ennesima volta, stilato con artifizi contabili e in assenza totale del rispetto della normativa che mascherano un acclarato dissesto finanziario. Un consuntivo la cui illegittimità è stata sancita dai revisori contabili (esperti nominati dalla maggioranza e non certamente dall’opposizione) con una articolata relazione (si consiglia attenta lettura), non può essere, in alcun modo tradotto, in modo fantasioso, come “spirito di servizio, lungimiranza”, e né tantomeno “lucida ed organica progettualità” ma rappresenta, ancora una volta, una macroscopica irresponsabilità verso Orta e gli Ortesi”.
“Non è più il tempo di una politica che offre solo miraggi e raggiri per i cittadini che non apportano, certamente, ad un disegno politico segni di “nobiltà” ma alimentano unicamente “dissertazioni banali e astrazioni deleterie”. Non è più il tempo di tacere e di non agire di fronte ad un teatrino con cui si cerca, con tanta ingratitudine, di scaricare le colpe e, peggio ancora, le responsabilità penali dello sfascio urbanistico e non solo su tecnici e imprese ai quali va la nostra piena solidarietà perché è nota a tutti la storia vera di questo disastro studiato a tavolino nei minimi particolari. Non è più il tempo di dare solidarietà e sostegno politico a chi ha ammesso in modo evidente di essere responsabile politico e morale dello sfascio esistente. Uno sfascio che sta portando disperazione a tantissime famiglie e a tanti giovani che, dopo aver condizionato la loro esistenza con mutui trentennali per realizzare il sogno della prima casa, si ritrovano oggi in una situazione aggrovigliata, nella piena solitudine con una custodia giudiziaria, con il rischio di dover ricomprare la loro prima casa e con soluzioni amministrative improvvisate e non adeguate che non avranno certamente lungo respiro.
CARI AMICI DELLA MAGGIORANZA, di fronte a questo apocalittico scenario determinato unicamente da questa maggioranza di governo e dal vostro irresponsabile silenzio, resta ormai solo il tempo di prendere atto che è indispensabile, per il bene della nostra comunità, porre fine all’attuale esperienza di governo e di lavorare per un progetto alternativo, rinnovato nei metodi e nei contenuti che sancisca un nuovo corso politico che riporti serenità e speranze all’intera comunità”.
La sezione UDC
I consiglieri comunali UDC Salvatore Del Prete e Dario Santillo