Mentre la città di Orta di Atella è stata portata, per l’ennesima volta, agli onori della cronaca nazionale, che ci ha definito, questa volta, il “Comune più abusivo d’Italia”, il consiglio comunale che era stato, appositamente, convocato dopo richiesta del gruppo consiliare del Partito Democratico, per oggi (9 febbraio), non si è tenuto. Disertato, dalla maggioranza, per volere di un sindaco che è la principale causa di questo disastro amministrativo. Siamo alla mercé di un irresponsabile. Il consiglio comunale sarebbe stata una valida e legittima occasione di confronto e di discussione sulla spinosa questione urbanistica, ma la maggioranza Brancaccio ha, addirittura, convocato, in pompa magna, una conferenza stampa per preannunciare, per bocca del capogruppo Di Giorgio, che i consiglieri non si presenteranno all’invito del “loro” presidente del Consiglio, in quanto “temerebbero la rissa”.
Non siamo noi ad essere rissosi. Non siamo noi che siamo accusati dalla Procura della Repubblica di essere dei violenti. E non siamo noi ad essere sotto processo per estorsione! Che fine che avete fatto! Una giustificazione, misera che non fa onore a questo paese. Un espediente che evidenzia tutti i limiti politici di un’armata Brancaleone che si è data alla ritirata. Il consiglio comunale é l’unico luogo istituzionale deputato al confronto ed alla discussione di questa seria vicenda e voi lo disertate! Continuate a scappare ed a rilasciare dichiarazioni senza contraddittorio. Non vi crede più nessuno. Il Partito Democratico, rispettoso della legge e del lavoro fatto dalla magistratura, è stato presente, proprio, per evidenziare le gravi omissioni che commettono il sindaco, la giunta e la maggioranza, offendendo le stesse istituzioni pubbliche che dovrebbero, invece, rappresentare. Nel contempo, al sindaco, che con lettere aperte, chiuse e sigillate, convegni farsa e conferenze stampa, continua a raccontare chiacchiere, evitando di entrare nel merito delle questioni, chiediamo di compiere, invece, gli atti dovuti. Se le illegittimità e le carenze tecniche che abbiamo, sempre, evidenziato nelle nostre osservazioni, non lo preoccupano, ha il dovere di portare il Puc in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Venga in consiglio comunale e se lo approvi, anche, contro il parere-bocciatura della Provoncia. Non tollereremo ulteriori rinvii e perdite di tempo. Nell’interesse esclusivo della cittadinanza e di quelle migliaia di famiglie che vivono in case sequestrate. Assumetevi le vostre responsabilità. Non avete più alibi! Mentre perdete tempo, sono stati sequestrati altri 120 immobili. Andate via! La verità è che dietro la questione del PUC si nasconde una truffa politica ed amministrativa. Prendete in giro delle persone stanche ed arrabbiate per la vostra arroganza. Eventualmente, dovreste continuare a “temere la rissa”, comunicatecelo. Vi preannunciamo che, in tal caso, non ci presenteremo in aula, in modo che ve lo possiate approvare senza, nemmeno, un minimo di discussione. Fatelo e fatelo presto! La legge é inesorabile. Date tempo al tempo. I fatti dicono che, dopo 4 anni di amministrazione, siamo al punto di partenza. Anzi peggio! Non ci sorprenderemmo se, vista l’incapacità di risolvere il problema, si dovessero registrare ancora sequestri. Che fallimento. E che tristezza!
IL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO