“I Consiglieri Comunali PD, congiuntamente al Circolo locale ed alla Segreteria Provinciale, esprimono profonda gratitudine e pieno sostegno all’iniziativa intrapresa dai deputati del Partito Democratico in merito alle vicende di Orta di Atella. L’on. Salvatore Piccolo, assieme ad altri sedici colleghi parlamentari (Laura Garavini, Vincenzo Amendola, Pina Picierno, Giorgio Piccolo, Michela Rostan, Giovanna Palma, Leonardo Impegno, Fulvio Bonavitacola, Angelo Rughetti, Valeria Valente, Assunta Tartaglione, Massimiliano Manfredi, Luigi Famiglietti, Simone Valiante, Valentina Paris ed ultimo, solo in ordine di tempo, Tino Iannuzzi), ha presentato una dettagliata interrogazione al Ministro dell’Interno su fatti, atti e circostanze verificatisi nel comune di Orta di Atella in questi tre anni di amministrazione guidata dal Sindaco Angelo Brancaccio.

(PER VISIONARE E SCARICARE IL TESTO www.campanianotizie.com/politica/caserta/66731) All’indomani dell’operazione disposta dalla procura della Repubblica e che ha portato al sequestro di 1440 unità immobiliari, il gruppo dei parlamentari democratici ritiene, infatti, opportuno e doveroso chiedere se il Ministro sia a conoscenza della gravissima situazione che investe il Comune di Orta di Atella e se “non valuti la necessità di acquisire adeguate ed urgenti informative circa i fatti denunciati dagli interroganti, oggetto peraltro di ampia diffusione sugli organi di stampa, per verificare compiutamente la regolarità, la correttezza e la legittimità degli atti e delle procedure amministrative nel predetto comune, anche in relazione a eventuali condizionamenti e/o inquinamenti esterni”.

Non solo. I deputati PD incalzano e chiedono al Ministro “se, in esito ai riscontri effettuati attraverso tutte le possibili interlocuzioni istituzionali, non ritenga di dover disporre l’accesso, con le modalità previste dalla normativa vigente in materia, per accertare se, nell’ambito dell’apparato politico-amministrativo, emergano elementi su collegamenti diretti e indiretti, con la criminalità organizzata, ovvero sussistano forme di condizionamento degli amministratori che possano compromettere la libera determinazione degli organi elettivi ed il buon andamento dell’amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi alla stessa affidati”.

L’interrogazione parlamentare va inquadrata nella serie di iniziative messe in campo, e che continueremo a proporre, nell’interesse della cittadinanza tutta anche perché siamo e restiamo fermamente convinti che alla soluzione delle gravi e preoccupanti questioni ambientali ed urbanistiche, che attanagliano il nostro territorio, si possa giungere solo con un percorso legale e reale che preveda il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e che, sicuramente, non può essere rappresentato da questo sindaco e da questa maggioranza. Alle legittime e doverose questioni poste dall’on. Salvatore Piccolo e dai colleghi di Partito, il sindaco “balbetta” risposte insensate, puerili, prendendola come una questione personale, riconfermando, implicitamente, la distorta convinzione che lo accompagna già da tempo che il “comune è la sua casa ed Orta di Atella il suo feudo”.

Risposte, in definitiva, “inqualificabili”! In un articolo de “Il Mattino”, infatti, Angelo Brancaccio, replicando alle pesanti accuse contenute nell’interrogazione parlamentare sottoscritta dai 17 deputati del Partito Democratico, ha tenuto a precisare che, all’epoca dei fatti per cui pende a suo carico presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere un processo penale per corruzione, concussione, estorsione e peculato, egli era un esponente dei Democratici di Sinistra. La domanda che ci poniamo è questa: E allora? Ciò dovrebbe rappresentare, per lui, un’attenuante? Un motivo per cui dovrebbe vergognarsi il partito e non il responsabile dei fatti commessi?

Il sindaco sa bene (e chi meglio di lui potrebbe saperlo), che la responsabilità penale è personale. E proprio perché è personale egli viene processato con altre persone, allora, effettivamente iscritte ai Democratici di Sinistra di Orta di Atella. Quanto alla sua carriera politica nei DS, sappiamo bene come è finita la parabola. Sospeso. Cacciato! Una riflessione, però, dobbiamo farla. La qualità delle risposte che ha fornito, ci fanno pensare che, ormai, più che impresentabile é diventato improponibile. Lui e il suo modo immorale di fare politica!”

IL CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO

I Consiglieri Comunali: FRANCESCO PICCIRILLO, GIUSEPPE ROSETO e MICHELE DE MICCO

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