Un appello al senso di responsabilità politica e istituzionale. Francesco Piccirillo, capogruppo consiliare del Pd, chiede alla maggioranza una “presa di coscienza”. Il combattivo esponente dell’opposizione mette da parte la “vis polemica” fine a se stessa e propone una via d’uscita per scongiurare, come lui paventa, l’invio della commissione prefettizia al comune di Orta di Atella.
Piccirillo prende spunto dalle recenti dichiarazioni del pentito Gaetano Vassallo, che ha tirato in ballo il sindaco Angelo Brancaccio (le accuse del collaboratore di giustizia, che già in altre occasioni ha parlato a vanvera, non hanno trovato finora alcun riscontro oggettivo). Ma stavolta il capogruppo dei Democratici non usa l’arma del giustizialismo e pone l’accento sulle ripercussioni negative sul piano politico-amministrativo che scaturiscono da una serie di filoni di indagine della magistratura sull’amministrazione comunale.
Insomma, senza emettere premature sentenze, Piccirillo fa una disamina complessiva e giunge alla conclusione che l’esperienza amministrativa è giunta ormai al capolinea. Da qui la richiesta alla maggioranza di staccare la spina per evitare l’ennesimo commissariamento del comune.
“Non è tollerabile – afferma Piccirillo – questo silenzio “tombale” su una grave questione giudiziaria che vede coinvolto, nostro malgrado, il comune di Orta di Atella. Anche perché non giova a nessuno! Ora diventa veramente una questione di coscienza. Di presa di coscienza e di senso di responsabilità. Senza strillare e senza sbraitare, bisogna, a questo punto, prendere atto di una situazione ormai non più sostenibile, tantomeno governabile, sotto tutti i punti di vista. E, quindi, comportarsi di conseguenza. Non è possibile che ciò non si comprenda! Il problema di Orta di Atella, evidentemente, è che gli amministratori ed i sostenitori dell’attuale maggioranza consiliare sono tutti politicamente ricattabili, nel senso che, ciascuno di essi, è ostaggio di un proprio conflitto di interessi. Ognuno di loro deve, forse, ricambiare quelle contropartite, diciamo così, politiche che ha ricevuto in passato. Tutto ciò, ovviamente, con le dovute eccezioni. Non bisogna mai generalizzare! Ma, scusatemi la franchezza, non vedo altre spiegazioni ad un persistente comportamento miope che provocherà conseguenze per nulla gratificanti per i cittadini ortesi”.
Il capogruppo del Pd resta allibito di fronte all’incapacità della maggioranza di avere uno scatto di reni: “Non è possibile, infatti, che le vicende giudiziarie, balzate agli onori della cronaca anche negli ultimi giorni, non riescano a scuotere la coscienza di chi, anziché fare un passo indietro, vuole rendersi, ad ogni costo, complice di fatti che non dovrebbe assolutamente condividere. Eppure basterebbe notare l’attenzione – aggiunge Piccirillo – con cui il sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, Pierpaolo Grasso, ha avviato la sua azione di responsabilità contabile per danno erariale verso i componenti delle passate amministrazioni”.
“Altro campanello d’allarme (ed è solo un eufemismo) – osserva l’esponente del Pd – viene, poi, dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che pone continuamente sotto sequestro Piani Urbanistici Attuativi (PUA) che, per nulla, attuano la normativa urbanistica generale. Non si può più aspettare. Il tempo è ormai scaduto!” Da Piccirillo parte l’appello alla maggioranza a scrivere la parola fine sull’attuale esperienza amministrativa”.
“L’unico modo per uscire dal circolo vizioso in cui la giunta comunale si ritrova, assieme alla maggioranza, è quello di fermarsi e riflettere bene su quello che sta accadendo. Un’altra via d’uscita non esiste. L’alternativa sarà l’ennesimo commissariamento prefettizio. Assumersi le proprie responsabilità vuol dire chiudere con il passato e creare le condizioni per cui, con nuove elezioni, potrà essere varata una classe dirigente che non sia più condizionata da alcun debito morale e politico. Fino a quando non si capirà questo, – conclude il capogruppo Pd – ci sarà un amministrazione che non farà gli interessi del paese. Il passato, come stiamo vedendo, pesa. Non ti lascia mai libero. Ti presenta sempre il conto. È finito il tempo di gridare: “Siamo uniti e andiamo avanti”. Andranno avanti uniti ed insieme cadranno. A loro la scelta. Noi la nostra l’abbiamo già fatta!”.
L’appello-auspicio di Piccirillo cadrà sicuramente nel vuoto, anche perché prima dell’approvazione del Puc è improbabile se non impossibile che il sindaco e la maggioranza decidano di fare le valigie. Prima il varo del Piano urbanistico, fondamentale per il futuro di Orta, poi si vedrà se ci saranno ancora le condizioni politiche, e non solo, per andare avanti.
Mario De Michele