Si terrà domenica 29 novembre alle 10 nella sede di via Maielli la direzione del Pd casertano. Lo ha deciso stamattina Raffaele Vitale, assieme ai membri della segreteria provinciale. Come anticipato da Campania Notizie, al sindaco di Parete è arrivata una comunicazione ufficiale da parte di Assunta Tartaglione (incalzata dai dissidenti) per “imporgli” la convocazione dell’organismo dirigente. Dopo un colloquio con la segretaria regionale dem, Vitale ha anche annunciato l’imminente convocazione anche dell’assemblea provinciale del partito (che si terrà dopo la direzione) per affrontare soprattutto il tema delle amministrative. È dunque saltato l’incontro con i rappresentanti istituzionali del Pd fissato da Vitale per stamattina, al quale era stata invitata anche la stessa Tartaglione. Nicola Caputo, Pina Picierno, Gennaro Oliviero e Rosaria Capacchione non hanno dato la disponibilità a partecipare al vertice prima del confronto in direzione. Da qui l’intervento della Tartaglione che ha comunicato a Vitale la necessità di non differire ulteriormente l’indizione della seduta dell’organismo dirigente provinciale. “Non mi sono mai sottratto al confronto”, osserva il sindaco di Parete. Che aggiunge: “Ho sempre dato la disponibilità a convocare la direzione e ho anche pubblicamente anticipato ai vostri microfoni di voler indire, assieme al presidente del partito Enzo Cappello, l’assemblea per affrontare le importanti questioni politiche che ci attendono. In vista delle amministrative – afferma Vitale – il partito deve decidere quale strategia adottare, dobbiamo in primis pronunciarci sulle primarie e stabilire eventualmente e tempi e modalità per svolgerle. Invito di nuovi tutti a parlare di contenuti e non di questioni personalistiche”. Dal canto loro i dissidenti cantano vittoria. Volevano la convocazione della direzione e l’hanno ottenuta. In quella sede ribadiranno la richiesta di dimissioni di Vitale. Ma, come già detto ai microfoni di Campania Notizie dal segretario provinciale, la vera resa dei conti potrà avvenire sono in assemblea, in caso di una nuova mozione di sfiducia. Lui non si dimette. Per andarsene dovrà essere sfiduciato.
Mario De Michele