Piedimonte Matese- “Abbiamo presentato il progetto, abbiamo i protocolli ma, lasciatemelo dire,  per un fatto politico, di colorazione politica, il progetto del palazzo ducale  non è stato più finanziato dalla regione Campania”. Ha   messo sul banco degli imputati l’ente  regionale, che ha  finanziato il programma di sicurezza delle chiese, l’assessore provinciale  Stefano Giaquinto in ordine al mancato utilizzo dei fondi per un primo recupero restauro del palazzo ducale nell’ambito del protocollo post sisma.Beneficiaria ne era la provincia. Dichiarazioni, inusuali, espresse  nel corso della giornata di riflessione sul patrimonio  culturale  di Piedimonte Matese svoltasi sabato scorso alla presenza anche dell’ex sindaco e deputato Carlo Sarro,  autore anche  di un’interrogazione parlamentare in merito. Giaquinto ha fatto una  breve cronistoria delle  vicende  che hanno interessato la dimora storica dei Gaetani di cui la provincia-  per una frazione- è proprietaria a seguito del diritto di prefazione esercitato- nel 2003- dall’ente dalla giunte Ventre-Ferrucci su sollecitazione dell’allora primo cittadino forzista Sarro per sottrarlo a tentativo di acquisto di un gruppo imprenditoriale locale(“l’amministrazione- ha aggiunto Giaquinto- fu lungimirante perché un tassello importante  per riprendere il centro storico”.  Fino al 2012 il palazzo è stato in uno stato di abbandono – ha proseguito- poi in quello stesso anno la provincia ha presentato un progetto- ha riferito l’assessore e ex sindaco di Caiazzo- redatto dalla provincia  ma  non finanziato. Le cose cambiaromo o meglio si profilò un’opportunità dopo il sisma del 2013 e l’inserimento del palazzo ducale  nel protocollo d’intesa con la regione e i sindaci danneggiati   formalizzato  nella firma   nel complesso conventuale di S.Maria Occorrevole ala presenza di Caldoro. “Ho ricostruito  l’iter che la provincia ha continuato  insieme  con l’architetto Volpe progettista ( in realtà prima  era congiunto l’incarico affidato anche ad professionista implicato in una vicenda  giudiziaria in una vicenda diversa, parte omessa ndr) : “ abbiamo presentato  la progettazione  per   un lotto di  2 milioni per la copertura  che dovevano essere messi a disposizione e sicurezza  ma l’intero palazzo può essere recuperato per un somma di 15 milioni di euro solo con l’intervento del governo e dell’interessamento di un parlamentare locale. In regione probabilmente   non hanno  conoscenza dell’intero iter e del progetto dell’architetto. Noi adesso riprenderemo il cammino , specie con la regione  per il bene di questo territorio . abbiamo recuperato le chiavi ed il nuovo dirigente faremo un sopralluogo”.

Michele Martuscelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui