Matese- Tre revisori dei conti, e relativa spesa(solo una quota è pagata), per un ente che gestisce appena 170.000 euro di risorse per la gestione ordinaria. Non è cosa da semplificare visto il trend di riduzione dei posti nel campo politico amministrativo? Ma il premier Renzi lo sa? E’ il caso del parco regionale del Matese ma lo è anche degli altri parchi di interesse regionale o nazionale. “Colpa” diciamo così della legge nazionale sulle aree protette e recepita anche nella legislazione campana che obbliga alla nomina di tre componenti per l’ufficio di revisione della contabilità interna a questi enti che per difficoltà strutturali non stanno dando una reale crescita alle comunità locali al di là degli utopici obiettivi sanciti nella normativa o negli statuti laddove adottati ed approvati ( non è il caso del parco interprovinciale matesino che manca di statuto sin dalla nascita -2002). La regione Campania e la giunta Caldoro ci mette del suo con l’approvazione di norme di modifica della legge regionale n.33/93 istitutiva dei parchi e delle riserve naturali come nel caso dell’organo di giunta che non è stata nominata a distanza di 3 anni dalla variazione della legge che eliminò il consiglio direttivo (la giunta è di competenza del presidente Caldoro). Insomma un ente con troppo e troppo poco: così vivacchia.

Michele Martuscelli

 

 

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