Come al solito a Parete l’amministrazione Pellegrino è più concentrata sull’apparenza rispetto alla sostanza. L’ultima pensata in casa comunale è un invito in pompa magna diretto a tutte le autorità istituzionali regionali e nazionali a presentarsi al comune per quanto concerne la situazione dei roghi tossici. Ad annunciarlo su Facebook Antonio Principato, presidente del Consiglio Comunale. Un escamotage da Oscar. Anche questa volta infatti come era accaduto per il consiglio straordinario del mese scorso se qualcuno non dovesse presentarsi Pellegrino e i suoi potranno scaricare le responsabilità di un problema irrisolto sugli eventuali assenti illustri.

Ma andiamo avanti. Dopo l’annuncio di Principato sui social della decisione di “sollecitare delle visite istituzionali da parte di tutte le Autorità firmatarie del c.d. Protocollo sulla Terra dei Fuochi, per la verifica sul campo dello stato di attuazione del medesimo” arriva il post di Giovanni Papadimitra, portavoce del Comitato Cittadini “Parete Bata Roghi!”, in cui rivolge complimenti al presidente del Consiglio paretano per l’iniziativa, ma avendo odorato il facile sequel di questa storia precisa: “Se Maometto non va alla Montagna, facciamo in modo che la Montagna vada da Maometto”. Papadimitra conosce i suoi polli. E aggiunge poi che il Comitato sta attendendo ancora una risposta ufficiale ad una richiesta importante effettuata di incontro con il prefetto Iorio: “Come promesso, dovevate chiedere come Comune di Parete un incontro congiuntamente con il Comitato Cittadino Parete Basta Roghi! Come da nostra comunicazione inviata via pec ieri qui allegata. E’ stato fatto questo piccolo e facile passo?”.

Apriti cielo. Si è scatenato l’inferno. Come ha osato Papadimitra porre una semplice domanda? Principato come ogni membro della compagnia Pellegrino è poco incline a ricevere critiche. Dall’alto del suo piedistallo dell’assise ha iniziato a bacchettare il povero Papadimitra con un elenco infinito di precisazioni e correzioni al post del portavoce cittadino adducendo poi una serie di motivazioni alla mancata risposta e concludendo con un’insinuazione: “Ma il vs. comitato è contro i “roghi” oppure contro l’amministrazione del comune di Parete??”. Appunto. Non sia mai che qualcuno possa muovere una velata critica o una richiesta di chiarimenti nei confronti della Pellegrino & Co. Si scatena un putiferio.

Nonostante siano sotto gli occhi di tutti le divisioni interne alla maggioranza e la scarsità di iniziative concrete che vadano oltre eventi propagandistici, quando si tratta di scendere nel merito delle questioni evitano caldamente e iniziano a sparare a zero verso chi ha osato contestarli. Papadimitra ha richiesto solo che il Comitato che rappresenta la volontà cittadina sia ascoltato e un impegno più concreto da parte dell’amministrazione. Che avrà fatto mai? Che sia chiaro: un Ente comunale da solo non può risolvere un problema di carattere regionale, ma può sicuramente mettere in campo tutte le misure opportune e disponibili per arginare il problema dello sversamento illecito dei rifiuti e dei roghi tossici. E se vogliamo assumere che Parete rispetto ad altri comuni sia investito in percentuale minore dall’emergenza ciò non esenta l’amministrazione dal mettere in atto provvedimenti concreti. E di questi non se ne è vista neanche l’ombra. Ops! Sarà anche questa interpretata come una valutazione sgradita alla maggioranza di Pellegrino? 3..2..1 Go!

Valentina Piermalese

 

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