CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Antonio Patalano – Architetto Candidato alla Camera dei Deputatati Caserta 2 “La mia è una candidatura territoriale, del “Litorale Domitio”, dimenticato e dilaniato da chi l’ha considerato solo come un bacino elettorale da cui attingere voti. Il disagio è incombente e tangibile. I giovani, le famiglie, i disoccupati di questo territorio avvertono la stanchezza e qualche volta sperimentano la rassegnazione.

Noi possiamo essere il supporto per una vera azione di riscatto partendo da tre punti fondamentali: Risorse, Tutela e Sviluppo. L’agricoltura è una di queste. Essa, attraverso l’etichettatura di origine degli alimenti, deve tutelare i prodotti locali e introdurli nel mercato OGM free. Il futuro di una nuova economia viene attuata attraverso gli incentivi all’occupazione e all’imprenditorialità dei giovani. Ciò vuol dire: piani strategici pensati e studiati con il Governo attraverso la partecipazione attiva, beni immobili demaniali, sgravi fiscali, incentivi per le assunzioni soprattutto di giovane manodopera locale ed straniera che siano, questi ultimi non solo manodopera ma portatori di diritti. L’attuale situazione degli migranti è difficilissima non solo per loro stessi ma anche per i riflessi sul contesto sociale. Bisogna quindi arrivare ad una giusta forma di cooperazione e integrazione che preveda l’abolizione dei CIE (centri di identificazione), permessi di soggiorno temporaneo, il riconoscimento della cittadinanza e di tutti i diritti ai bambini figli di immigrati ma nati in Italia.In questo modo possiamo sconfiggere la cultura xenofoba. Altra risorsa fondamentale è la Cultura: i nostri musei, gli innumerevoli beni architettonici vincolati e da vincolare, biblioteche, teatri e siti UNESCO. I beni culturali hanno bisogno di forme di investimento mirate per rilanciare nel mondo la nostra millenaria cultura. I nostri centri storici abbandonati all’incuria e al disinteresse sono la nostra identità, vanno tutelati e recuperati perché diventino il centro propulsivo di una nuova vita economica e sociale. La conoscenza del patrimonio ambientale e culturale, la sua tutela e il successivo sviluppo che ne consegue sono occasione di ricezione turistica e, quindi, di lavoro. Infatti questo permette di formare addetti al settore: archivisti, archeologici, addetti museali, manager culturali ecc. Occorre contrastare la cementificazione selvaggia Vogliamo tutelare la nostra terra umiliata dalla criminalità, dall’abusivismo e dall’incuria e vogliamo farlo attraverso la legalità ed un’azione legislativa incisiva. Siamo convinti che attraverso una “buona politica”, che sa farsi carico di un progetto di società, che pensi e pratichi se stessa dentro i luoghi dei bisogni reali dei cittadini, lasciandosi alle spalle quei privilegi che l’hanno snaturata e dilaniata, sia possibile cambiare le sorti dei nostri martoriati territori ridando futuro e speranza a tutti noi”.

 

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