“Non si capisce quale ratio ci sia dietro la scelta dei comuni che potranno beneficiare dei fondi destinati al Patto Terra dei Fuochi. Dopo Marcianise anche nell’agro aversano una esclusione inaccettabile ed incomprensibile. Parliamo del comune di Parete, paese tra i più vicini, il più vicino dopo Villa Literno, alle discariche maggiormente inquinanti ed alle aree particolarmente interessate dai roghi tossici che avvelenano ambiente e cittadini – afferma Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
“Parliamo del territorio in cui si è registrata, negli ultimi venti anni, un’impennata drammatica delle morti per tumore tra i cittadini residenti. Eppure sono stati ricompresi, tra i beneficiari, paesi limitrofi che sembrano avere un unico requisito in più rispetto al caso in questione. A differenza di Parete tutti gli altri comuni sono amministrati da sindaci di centro destra.
Ci rifiutiamo di pensare che anche su questioni così delicate la discriminante nella tutela della salute pubblica possa essere rappresentata dal colore politico dei primi cittadini.
Ci uniamo al capogruppo regionale dei Socialisti, Gennaro Oliviero, che ha posto l’argomentazione con una precisa interrogazione urgente a proposito dell’esclusione di Marcianise, a cui seguirà un’ulteriore interrogazione sulla esclusione di Parete su nostra sollecitazione e, con forza, ribadiamo, dunque, al Presidente Caldoro, di rivedere l’elenco dei comuni beneficiari e di dimostrare di essere il Presidente di tutti i Campani.
Nella tutela della salute come nella tutela di tutti i diritti non possono distinguersi cittadini di serie A ed altri di serie B.”