Proprio quando il tesseramento del Pd di Aversa si era concluso nel modo migliore possibile, come dichiarato anche dai Giovani democratici, che avevano parlato di un nuovo modo di fare politica, è scattato il “blitz” per rimescolare le carte, anzi le tessere.

Nell’ultimo fine settimana nella sezione normanna si è raggiunta quota 198 iscritti. “Un tesseramento vero, – hanno sottolineato i Giovani democratici – dove le persone dovevano recarsi personalmente in sede per potersi iscrivere. Avevamo posto al centro della nostra azione politica il rinnovamento del Modus Operandi partitico ed oggi possiamo dirci soddisfatti perché nella città di Aversa esistono dei Dirigenti seri che si sono adoperati per la trasparenza e la lealtà della fase delle adesioni”.

Ma ieri sera tardi è stata avanzata la proposta da parte di Elena Caterino e Mario Romano, entrambi candidati alle ultime elezioni comunali, di “riaprire” il tesseramento anche per la giornata di oggi. Una richiesta che apparsa come un “golpe” da parte di quei componenti della sezione che avevano espresso soddisfazione “perché il dato numerico di questo tesseramento è in piena sintonia con le modalità che ci siamo prefissati”. Peraltro i Giovani democratici avevano posto l’accento sulla necessità di “ripartire da un partito che abbia al centro il tema del rinnovamento non inteso come una mera questione anagrafica ma come concezione del sistema politico”.

Ma evidentemente per un’altra parte del Pd aversano i conti non tornavano. Da qui la richiesta di prolungare la campagna di iscrizioni, magari per rafforzare il proprio pacchetto di tessere.

mademi

 

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