Non ha dubbi: “Il partito deve ritrovare l’unità attorno a una persona che sia in grado di guidarlo con competenza e autorevolezza”. È tranchant il giudizio di Dario Abbate sulle “colpe” di Raffaele Vitale. Il candidato alle regionali nella lista del Pd casertano, che ha collezione la bellezza di 9mila voti, mette al centro del mirino delle critiche il segretario provinciale che ancora una volta in una fase cruciale per il partito si è completamente eclissato. “Tutti i candidati – afferma Abbate con rammarico – sono stati lasciati soli in campagna elettorale per l’assenza totale di una leadership che il Pd di Terra di Lavoro ormai non ha più da diversi mesi. Lo strappo di Vitale in occasione della tappa a Caserta di De Luca è emblematico di una condotta inaccettabile e irriguardosa che non ha consentito al partito di ottenere un buon risultato alle regionali”. E ora? L’esponente dell’Area Riformista risponde senza esitare: “Vitale deve andarsene per aprire una nuova fase all’insegna dell’unità. Lui non è stato all’altezza di guidare il Pd. Deve mettere a disposizione il suo incarico – conclude Abbate – per rilanciare l’azione del Pd in vista delle elezioni comunali in programma l’anno prossimo in importanti centri della provincia di Caserta, tra cui la città capoluogo”. Vitale a casa. Per ricostruire il partito e superare le divisioni interne che pure hanno pesato sul risultato poco esaltante del Pd casertano alle regionali. E soprattutto per non avere più un segretario facente finzione.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A DARIO ABBATE

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