Ora basta. Rosaria Capacchione si è rotta le scatole. E adesso esige il pieno rispetto delle regole statutarie del Pd casertano. Durante la riunione della commissione provinciale di garanzia, da lei presieduta, la senatrice ha sbattuto i pugni sul tavolo. Sul tappeto tanti punti caldi: circoli commissariati, tesseramento 2015, bilanci 2013 e 2014. La Capacchione ha di fatto annullato l’iter avviato da Raffaele Vitale per la campagna adesione di quest’anno. Bocciando la nomina di Giusy Di Biasio, Marcello De Rosa, Rocco Landi e Gabriele Zitiello a responsabili del tesseramento, effettuata il 7 novembre dalla segreteria provinciale. La senatrice dem ha segnalato una serie di gravi anomalie statutarie. E ha lanciato un monito inequivocabile: il partito non può essere gestito come una club privato, adesso basta. Stop al tesseramento, dunque. Fino a quando non ci sarà il via libera della commissione di garanzia. Cancellati anche i commissariamenti disposti nei giorni scorsi da Vitale, come quelli dei circoli di Carinaro, Grazzanise e Sparanise. Un vero e proprio schiaffo al segretario provinciale. Un altro nodo da sciogliere, presto, anzi subito, è l’approvazione del bilancio 2014. Finora i conti dell’anno scorso del partito sono ancora un mistero. Non si sa come sono stati spesi i soldi. E da chi. La Capacchione vuole vederci chiaro. Andrà fino in fondo. A modo suo. A testa bassa. Vitale è avvisato.
Mario De Michele