Peppe Roseto gioca su due tavoli? Forse. Certo è che oggi era seduto alla stessa tavola di Gennaro Oliviero. L’esponente caputiano ha fatto tappa al consiglio regionale. E ha pranzato con il primo eletto della lista Pd in provincia di Caserta alle ultime elezioni. Con l’ex consigliere comunale di Orta di Atella c’erano altri esponenti del gruppo che fa riferimento al deputato europeo Nicola Caputo. Di cosa hanno parlato? Ovvio: degli ultimi sviluppi nella trattativa con il segretario provinciale dem. Di segnali di dialogo sottotraccia ce n’è più di uno. Nei giorni scorsi ai microfoni di Campania Notizie il consigliere regionale ha sferrato critiche pesanti come macigni contro il sindaco di Parete chiedendone di fatto le dimissioni. Dal canto suo Roseto in occasione dell’ultima direzione del partito ha fatto la spola tra l’ex Jolly Hotel, dove si tenevano i lavori, e la segreteria politica di Oliviero. Oggi c’è un altro indizio. Ma qual è la strategia dei caputiani e del consigliere regionale? Si lavora ad una soluzione alternativa qualora saltasse l’accordo tra i gruppi Stellato-Graziano-Marino e i seguaci dell’europarlamentare. In caso di mancata intesa sulla nuova segreteria, i caputiani avrebbero già un paracadute per svolgere un ruolo politico importante nel partito: sarebbero pronti a sposare la causa dei dissidenti contro Vitale per lanciare una seconda offensiva per mandarlo a casa con un’altra mozione di sfiducia. E proprio quando sembrava che fosse in una botte di ferro, (l’accordo con i caputiani era di fatto chiuso) ora il segretario provinciale è di nuovo sulla graticola. E anche stavolta, con i suoi ormai consueti stop and go, ha fatto di tutto per complicarsi la vita. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Mario De Michele

 

 

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