La minoranza del Partito democratico di Caserta invita Raffaele Vitale a dimettersi. Lo chiedono in un documento l’Area Riformista, l’area renziana Picierno-Oliviero, Laboratorio Democratico e Rifare l’Italia. “Nonostante i numerosi sforzi profusi dalla segreteria regionale, nella persona dell’on. Assunta Tartaglione, e la dichiarata disponibilità delle anime del Partito, che nel dicembre scorso promossero la sfiducia al segretario provinciale, di trovare una soluzione condivisa ed unitaria, verifichiamo con rammarico che il segretario provinciale, Raffaele Vitale, ostaggio delle stesse logiche che lo indussero ad avallare la triste vicenda ASI, non ha alcuna seria e reale intenzione di porre in essere quel percorso che porti finalmente il PD della provincia di Caserta ad uscire dal guado politico ed organizzativo in cui lo stesso Vitale lo ha condotto. Vitale predica unità ma semina divisione. Appare, paradossale, strumentale ed irresponsabile, poi, che Vitale, per meglio badare ai soli interessi della sua corrente, alzi pubblicamente una cortina fumogena propagandistica che lo vorrebbe paladino del rinnovamento e dell’anticorrentismo. Sotto questo aspetto, però, il soggetto, segretario per procura, è assolutamente poco credibile. Non resta che prendere atto di questa amara considerazione ed invitare il segretario a rimettere il suo incarico all’Assemblea Provinciale per consentire di individuare percorsi alternativi e per raggiungere finalmente una vera unità nell’interesse delle migliaia di militanti che ancora credono nella funzione del Partito Democratico”. E’ naufragata, quindi, l’ipotesi di vedere una segreteria unitaria. Giovedì in direzione provinciale ci sarà la resa dei conti.