Inizia nel segno della polemica il nuovo anno per il Partito democratico casertano. La nomina di 29 commissari in altrettanti circoli ha alimentato malumori e ha scatenato reazioni veementi. E in qualche caso si è trasceso anche sul piano personale. Come il botta e risposta su Facebook tra Nicola Puorto, iscritto al Pd di S. Marcellino, componente dell’assemblea eletto nella lista di Peppe Roseto, e il segretario provinciale Raffaele Vitale. Un duello a colpi di sciabolate. E parole velenose. “Il segretario Provinciale sig. Vitale – scrive su Fb Puorto -, nel giorno delle elezioni alla segreteria mandava i ras nei circoli dei comuni per intimidire il voto (ovviamente dove non aveva amici), lo stesso aveva fatto nelle ultime primarie dove nominava a proprio piacimento i presidenti di seggio sostituendoli all’ultimo minuto con persone da lui scelte. Ora nei vari circoli ha nominato i suoi colossi nella speranza di far eleggere i responsabili di circolo magari di suo gradimento o di gradimento dei suoi colossi manager politici”.

Ma Puorto si spinge anche oltre (forse troppo) nelle critiche al vetriolo contro Vitale: “Ancora non capisco l’intrusione a segretario di un fascista nel Partito Democratico. Ma sto signore che fa il segretario per solo per alcuni che lo hanno reso tale, sta pigliando per i fondelli quelli che in questo partito hanno sempre lottato, dimostrando il suo rinnovare (in un momento politico così delicato) a fare asse pigliatutto senza mai aver dato niente a questo partito, ma chi è’? Da dove viene? Ma chi la mai visto nel partito? Quale mente eccelsa e’? Ma come si permette di farsi chiamare segretario? Segretario di chi? ….. Ma per piacere….!”.

Ferma ma dai toni molto più pacati la replica di Vitale sempre tramite Fb: “Credo che alcune affermazioni sono molto gravi ma soprattutto scorrette, e se è questo il modo di stare nel partito a San Marcellino ora mi spiego perché li il partito è molto debole. Nel mio giro durante le elezioni in molti paesi – osserva il sindaco di Parete – ho trovato indipendentemente dalle posizioni congressuali amicizia e accoglienza, solo li siamo stati cacciati e minacciati ad andare via, bene abbiamo fatto a scegliere l’amico ed il compagno come commissario che sicuramente porterà un minimo di agibilità democratica che personalmente ho visto che latitava. Ci sono almeno dieci testimoni che possono confermare quanto accaduto”.

Il post di Vitale ottiene un “mi piace” che dice tutto da parte di Rosaria Capacchione, senatrice e presidente del collegio di garanzia. Poco dopo il segretario torna con un altro commento sulla vicenda di San Marcellino. Stavolta anche lui spara a zero: “E poi oltre ad aver un ricordo spiacevole di quella mattinata a San Marcellino dove più che un comportamento ostile lo definirei delinquenziale avuto da parte di questo signore che pubblica questi commenti, – attacca Vitale – mi rendo conto che si rosica ancora per aver perso il congresso, cosa questa che praticamente non permette di far coinvolgere ed unire da parte mia e di chi vuole farlo”.

Non si fa attendere la controreplica di Puorto, che chiama in causa anche la Capacchione per il suo “mi piace”. Anche in questo caso non sono carezze. “Sei un bugiardo – scrive rivolgendosi a Vitale – tu ed i tuoi presunti testimoni. Sei venuto nel seggio di San Marcellino con arroganza e presunzione, ti sei permesso di prendere nelle mani il registro dei votanti ed ad un altro la’ hai chiesto quanti elettori avessero votato, che già sapevi in quanto c’era una tua sentinella che ti aveva aggiornato. Fino ad ora non hai dimostrato manco lontanamente (giustamente) che cos’è’ la figura di un di segretario. Hai dimostrato di essere solo un’opportunista dall’essere – tuona Puorto – un signor nessuno fino a fare asso pigliatutto di un partito che sicuramente era allo sbando e che oggi ancora peggio rappresentato nei modi di far politica. Dispiace anche vedere sulla tua replica il piace (la Capacchione, ndr) di una persona che rispetto ma, che nulla ha di politico (e non è un’offesa) ma solo una constatazione. Ormai si diventa tutto su onde mediatiche e non per capacità’ personali. Infine ti dico pensa a te che sei sindaco di un paese e segretario di un partito e il tuo grosso comune ha una percentuale di sostenitori per il partito che è irrisoria”. Non contento, il componente dell’assemblea provinciale del Pd chiude la conversazione con un commento tranciante: “Ma chi se ne frega di chi vince o perde il congresso. Allora tu non capisci proprio niente”.

Davvero un ottimo inizio d’anno per il Partito democratico casertano. Buon 2014.

Mario De Michele

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