Post al vetriolo e commenti piccati. Lo scontro tra Carlo Scatozza e Franco De Michele viaggia su Facebook. Un botta e risposta che si è scatenato dopo la direzione regionale del Pd campano. Il responsabile dei LabDem ha postato sulla sua bacheca poche righe per spiegare la posizione del suo gruppo rispetto al “caso” Caserta. “In direzione regionale Pd – ha scritto Scatozza – ho rivendicato tutta la giustezza della battaglia fatta in questi mesi sulle comunali di Caserta. Ho poi ribadito, qualora ce ne fosse bisogno, la lealtà al partito e alle decisioni prese con le primarie. Sui temi e alleanze confronto, aiutando il Pd e il suo candidato sindaco, ricordando le parole di Guido Dorso, sul pericolo del trasformismo nelle aree meridionali, proprio per far in modo che il cambiamento in città possa essere realtà”. L’intervento in direzione di Scatozza e il suo post è stato molto apprezzato da Giovanni Matteo Centore, anche lui pittelliano. “Intervento appassionato e leale. Da dirigente vero”. Non è per nulla andato giù invece a De Michele. “Dirigenti miei fate i seri. Alle primarie non ci siete stati, ora venite a candidarvi tutti. Altrimenti non capisco. Siete forti, siete dirigenti, siete veri portate i voti al Pd. E i voti alle comunali, come sapete meglio di me, si pesano. Altrimenti – sottolinea De Michele, coordinatore della campagna elettorale di Carlo Marino – ha un altro senso e, credetemi, non è cosa. Noi vogliamo vincere e cambiare qualcosa in questa nostra Città. Voi? Vi aspettiamo e non fatemi morali del cucco. La possibilità è stata tutta lì e voi avete girato la faccia dall’altra parte. Ora i “dirigenti”, caro Gianmatteo, cacciano gli attributi e si misurano. Come abbiamo fatto noi. Tutti insieme dentro al Partito. Consci che se si salta un turno, tocca recuperare. Impegnandosi ancora di più”. In sostanza, l’esponente di spicco dei Giovani turchi ha sfidato i LabDem a misurarsi. A scendere in campo. E ha stoppato eventuali tentativi dei pittelliani di alzare la posta, di “pesare” di più di quello che realmente valgono soprattutto alla luce del loro disimpegno alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, vinte da Marino. Dopo un po’ è arrivata la risposta di Scatozza. “Non preoccuparti Franco De Michele, non toccheremo nulla dello spazio faticosamente da te sudato giustamente. Non sarebbe serio, nei nostri confronti (non interessa ne’ vicecoordinare ne’ vicefare) e nei confronti di chi col progetto del candidato sindaco ci è sempre stato. Buon viaggio”. Il pittelliano allude a poltrone. De Michele non gradisce. “Caro Carlo Scatozza hai perso un’altra occasione.” Caro Carlo Scatozza hai perso un’altra occasione. Il mio è un invito vero e serio. Credo tu proprio debba candidarti per portare il tuo fortissimo contributo, non solo di dotte idee, ma soprattutto di consenso elettorale. Sulle posizioni degli altri poi, lascia stare non è il caso”. Il coordinatore della campagna elettorale di Marino è caustico. “Io ho fatto il capogruppo, ho preso tanti voti, ho sempre lavorato per il partito e quindi a me non deve dare niente nessuno. Non sarebbe in condizione. Dove sono stato sempre io si sa. Al fianco degli amici che stimo. Tu?”. Scatozza fa passare un’oretta. Riflette. E poi risponde. “Sto ovviamente verificando le disponibilità a candidature, per mio vezzo faccio politica insieme a compagni di strada, non per vie personali”. Fine del match. Per ora.
Mario De Michele