E’ in corso un vertice dei dissidenti del Pd casertano per definire gli ultimi dettagli in vista dell’assemblea programmata per sabato 24 ottobre alle 10.30 al Royal Hotel (ex Jolly) di Caserta. Attorno al tavolo i rappresentanti di Riformisti, Giovani turchi, pittelliani e area Oliviero-Picierno. Al centro della discussione la linea tattico-strategica da seguire per dare filo da torcere a Raffaele Vitale dopo la nomina della nuova segreteria provinciale. Due le opzioni in campo: riproporre la sfiducia contro il sindaco di Parete (il primo tentativo sfumò per un pelo) oppure l’autosospensione in blocco e a tutti i livelli politici e istituzionali di tutti i componenti del fronte anti-Vitale. In verità c’è anche chi vorrebbe esperire una terza via: quella del commissarimento del partito da ottenere con una strenua battaglia politica in direzione, con l’obiettivo di mettere in minoranza il segretario. Sabato al Royal sarà indicata la strada. Da definire anche le modalità dell’assemblea. Il caputiano Peppe Roseto sarebbe più propenso a indire una conferenza stampa alla presenza dei delegati della direzione e dell’assemblea che vogliono mandare a casa Vitale. Ma si tratta di dettagli organizzativi. Ma l’incontro di stasera è stato convocato anche, e forse soprattutto, per prendere le contromisure in vista di un appuntamento ancora più importante. Quello, sempre in programma sabato prossimo, dell’assemblea generale dell’Asi per la surroga del decaduto Biagio Lusini. I dissidenti sentono puzza di inciucio. E voglio correre ai ripari. A sorpresa il presidente della Provincia Angelo Di Costanzo ha nominato come delegato nel consiglio generale il capogruppo Pd Angelo Sglavo, che fa parte del gruppo dem che sostiene Vitale. Una decisione quanto meno sospetta. Anche per questo i dissidenti stanno mettendo a punto un piano per non restare fregati come già avvenuto in occasione del rinnovo dei vertici Asi. Stavolta chi la spunterà?
Mario De Michele