Pd casertano in subbuglio all’indomani della decisione del sindaco Dimitri Russo di revocare le deleghe a Paola Coen. Oltre a lei ieri il primo cittadino di Castel Volturno ha cacciato dalla giunta anche l’assessore Mangirulli, eletto in una lista civica molto vicina alla Coen. Ma a scatenare una ridda di reazioni è stata la defenestrazione dell’ex segretario cittadino del Pd, che fu la più votata del partito. Il sindaco ha giustificato il provvedimento adducendo motivazioni di carattere amministrativo. Ma è evidente che si tratta di una decisione politica che si inserisce nella guerra tra correnti che sul piano provinciale è culminata con le dimissioni di Raffaele Vitale. Russo fa parte dei gruppi (Graziano-Stellato) che sostenevano il sindaco di Parete. La Coen appartiene alla squadra del deputato europeo Nicola Caputo. Impossibile quindi non intrecciare lo scontro tra le diverse anime dem con la revoca delle deleghe. In verità già nei giorni scorsi il primo cittadino di Castelvolturno aveva posto sul tavolo del Pd cittadino il “caso” Coen e manifestato la sua volontà di estrometterla dall’esecutivo. Il gruppo dirigente locale concordò un nuovo incontro per affrontare e trovare una soluzione al problema. Ma Russo non è più “tornato” in sezione ed è passato alle vie di fatto senza l’avallo del circolo. Come mai quest’accelerazione? Non è escluso che il sindaco abbia voluto affrettare i tempi per stoppare in anticipo gli eventuali tentativi di mediazione dei big della sua componente. E’ ormai risaputo che il consigliere regionale Stefano Graziano e Caputo hanno riallacciato i rapporti. Dal alcuni giorni i due si parlano per cercare di portare il Pd fuori dalle sabbie mobili di una crisi che sembra irreversibile. Hanno discusso pure del nome del successore di Vitale. Tra i tasti dolenti toccati anche la “questione” Castel Volturno. L’europarlamentare ha avvisato Graziano: “La Coen non si tocca”. E il consigliere regionale si sarebbe impegnato a congelare la situazione per non alimentare altre polemiche. E forse proprio per evitare condizionamenti esterni Russo ha rotto gli indugi e mandato a casa la Coen. Non si è fatta attendere la reazione di Caputo. “Si tratta – ha scritto sul suo profilo Fb – di un’aggressione politica di inaudita gravità”. Al deputato europeo ha fatto eco Salvatore Marcello, segretario Pd di Castel Volturno: “Chi dice che questo sia un mero atto amministrativo mente, sapendo di mentire, si nasconde dietro un dito. Paola si è candidata alle elezioni da segretaria del Pd di Castel Volturno, in questa veste è stata la più votata di tutto il partito”. Marcello chiama in causa i massimi rappresentanti istituzionali del partito democratico. “Alla luce di tutto questo – osserva il sgretario dem di Castel Voltuno – l’intervento degli istituzionali del Partito dovrebbe essere obbligatorio e doveroso. Il Partito Democratico deve vigilare su questa e su tutte le vicende che riguardano gli iscritti, i rappresentati, gli amministratori che continuano ad essere le parti più deboli di tutta l’organizzazione”. Per stasera è stato convocato il direttivo cittadino. All’odg la vicenda Coen, ovviamente. Marcello chiederà un passo indietro a Russo. Improbabile, anzi impossibile, un dietrofront del sindaco. E quindi sarà rottura con inevitabili ripercussioni all’interno del Pd sul piano provinciale. Ancora una volta le strade di Graziano e Caputo si separano proprio quando sembrava che si stessero incrociando? Pare di sì. Sarà destino.

Mario De Michele

 

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