Arriva un brusco altolà alla convocazione dell’assemblea degli iscritti del circolo Pd di Grazzanise. Donato Liguori, presidente della commissione regionale di garanzia, ha inviato una missiva a Raffaele Vitale per bloccare i lavori dell’assemblea in programma oggi. “Sulla base del dispositivo approvato dalla commissione regionale di garanzia – si legge nella lettera di Liguori indirizzata al segretario provinciale – relativamente alla questione di Grazzanise, ti chiedo di voler procedere alla sospensione della convocazione dell’Assemblea”. Il circolo Pd di Grazzanise è alle prese da tempo con forti turbolenze. L’anno scorso direttivo sfiduciò il segretario cittadino Teresa Cerchiello. Il documento fu inviato alla segreteria provinciale, senza però essere votato dal circolo, così come prevede lo statuto. Vitale prese atto comunque della sfiducia e convocò il congresso del circolo nel maggio del 2014. Alcuni iscritti fecero ricorso alla commissione regionale di garanzia, che annullò l’esito congressuale e intimò al segretario provinciale di mettere a votazione la mozione sfiducia contro la Cerchiello. Vitale invece opta per il commisariamento del circolo. E lo scorso dicembre nomina commissario Gaetano Esposito. A fine gennaio entra in campo anche Assunta Tartaglione. Il segretario regionale dei Democrat scrive una nota a Vitale per comunicargli che la nomina di Esposito è illegittima “perché da statuto il commissariamento deve essere deciso dalla direzione”. Nel contempo la Tartaglione diffida il sindaco di Parete a rispettare la disposizione della commissione regionale di garanzia. Un tira e molla lunghissimo, culminato con un altro strappo. Nei giorni scorsi è stata convocata l’assemblea del circolo Pd di Grazzanise. Ma immediatamente la commissione regionale di garanzia ha inviato a Vitale la richiesta di Ligori. Ma non finisce qui. Alcuni iscritti hanno presentato ricorso alle commissioni regionale e nazionale di garanzia chiedendo “l’adozione di provvedimenti disciplinari” contro Vitale per non aver ottemperato al deliberato dei probiviri campani. Cose da pazzi. No, da Pd casertano.
Mario De Michele