CESA – Il circolo Pd di Cesa interviene sulla questione dello sfratto della biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e chiede al sindaco Cesario Liguori di mettere a disposizione i locali della biblioteca comunale per accogliere una piccola parte, anche in modo simbolico,

dei circa 300 mila volumi che compongono il patrimonio librario dell’avvocato Gerardo Marotta, cittadino onorario di Cesa. La proposta è avanzata dal circolo Pd tramite il coordinatore cittadino e consigliere comunale Enzo Guida ma trova anche il sostegno del gruppo consiliare di minoranza Progetto Democratico per Cesa, capeggiato da Domenico Mangiacapra e composto anche dall’ex assessore alla cultura Antimo Dell’Omo.

“La proposta che formuliamo al sindaco Liguori – spiega il segretario del Pd Enzo Guida – è quella di offrire all’avvocato Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici la disponibilità, come stanno facendo molti comuni, della biblioteca comunale per accogliere una parte, seppur modesta, dei 300 mila volumi di proprietà di questa importante istituzione culturale”. Una idea che nasce nel momento in cui il patrimonio librario per mancanza di fondi è in corso di trasferimento presso un capannone industriale di Casoria. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che l’Istituto guidato da Marotta non ha più i fondi per continuare a pagare i canoni di locazione dei 14 appartamenti dove sono custoditi i libri e le riviste a disposizione di studiosi e ricercatori. In mancanza di strutture pubbliche esistenti nella città di Napoli per ospitare il materiale, questo sarà custodito in un capannone messo a disposizione da un imprenditore. “Ricordo che nel 1999 l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Giuseppe Fiorillo su impulso del circolo culturale Domenico di Fiore organizzò le celebrazioni per il bicentenario della Rivoluzione Partenopea del 1799 ed al termine di quei festeggiamenti fu conferita a Marotta la cittadinanza onoraria di Cesa – rammenta Guida – proprio in ragione dell’impegno profuso per la cultura ed in particolare in relazione agli studi di ricerca sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, che aveva visto tra i suoi protagonisti e martiri, persone natie di Cesa, tra gli altri Francesco Bagno e Domenico Di Fiore”.

“In relazione al particolare legame che dunque unisce Cesa e l’avvocato Marotta – aggiunge il consigliere comunale – riteniamo che in un momento di difficoltà attraversato dall’Istituto si possa far sentire la vicinanza della comunità locale”. “Mettere a disposizione i locali della biblioteca comunale – continua Guida – non serve certamente a risolvere il problema ma potrebbe essere un gesto simbolico per rinsaldare il legame culturale tra Cesa ed il cittadino onorario Marotta”. Anche per questo motivo nei prossimi giorni una delegazione del Pd locale, guidata dall’ex sindaco ed attuale consigliere provinciale Giuseppe Fiorillo si recherà a Napoli presso la sede dell’Istituto per esprimere di persona solidarietà e vicinanza a Marotta.

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