Salta l’accordo sull’elezione del nuovo gruppo dirigente del Pd di Orta di Atella. Quando sembrava tutto potesse filare liscio, al punto che il commissario di circolo Franco De Michele ha convocato per domani (15 giugno) il congresso cittadino, le varie anime dei Dem ortesi hanno ripreso le ostilità. Eppure era stata siglata l’intesa anche sul nome del nuovo segretario con il via libera a Michele Vitale, giovane renziano della prima ora. A scompaginare il quadro tratteggiato dopo lunghe trattative la mancata intesa sulla composizione del direttivo. Sulla base degli schieramenti interni l’area riconducibile ai consiglieri comunali avrebbe dovuto indicare 6 nomi, idem per il gruppo Iovinella-Rega-Adamo, mentre alla componente dei giovani sarebbero stati assegnati 3 posti per un totale di 15 membri. Ma l’accordo è stato messo in discussione dal capogruppo consiliare Francesco Piccirillo, che ha proposto un direttivo a 17 con un componente in più per i renziani della prima ora. Un problema “numerico” che ovviamente ha spezzato il già fragile filo dell’unità. Tramontata anche l’ipotesi di affidare ad Antonietta Adamo, già responsabile pro tempore del circolo, la presidenza del partito, e il ruolo di vicesegretario ad un rappresentante della “corrente” di Vitale.
I nuovi, ennesimi, contrasti interni hanno fatto andare su tutte le furie De Michele: “Le questioni poste in queste ore – tuona il commissario della sezione e responsabile organizzativo del Pd casertano – sono incomprensibili e inaccettabili. Era stata indicata una soluzione condivisa da tutti per riportare il circolo sulla strada dell’unità, ora in modo irresponsabile si cerca di rimettere tutto in discussione non si capisce bene per quali motivi. L’intesa politica, ripeto condivisa da tutti, si basava ovviamente anche sull’assetto del nuovo gruppo dirigente, cambiare le carte in tavola significa ostacolare il percorso che conduce all’unità. Ma è evidente – aggiunge De Michele – che se nelle prossime ore non si dovesse trovare una soluzione che metta tutti d’accordo verrebbero meno le condizioni per celebrare il congresso in programma domani. Ho convocato l’assemblea peerché era emersa la volontà, da parte di tutti, di voltare pagina e aprire una nuova fase all’insegna della coesione, senza questo presupposto non è possibile superare il commissariamento”.
Al momento sono ancora in corso le trattative tra le varie anime del Pd ortese. Restano poche ore per ritrovare la via dell’unità. Si troverà l’accordo? Lo sapremo a breve. Ma una cosa è certa: se salta l’intesa, salta anche il congresso.
Mario De Michele