PIEDIMONTE MATESE – “Una riserva indiana cosentiniana”.Così il matesino Andrea Boggia, dirigente di Giovane Italia vicino ad Alemanno e Giorgia Meloni, qualifica il PDL uscito dal recente congresso provinciale non riconosciuto da quei settori del partito riconducibili all’ex ministro Landolfi .
E di conseguenza non ha partecipato all’incontro organizzato dal commissario cittadino Antonio Osi eletto nel coordinamento provinciale proprio al termine dell’assemblea congressuale provinciale che ha portato al vertice il parlamentare Pasquale Giuliano ed il consigliere regionale Angelo Polverino. Boggia è stato candidato alle recenti elezioni comunali senza essere eletto nelle file di Progetto Civico ora gruppo PDL a cui ha aderito anche Nicola De Girolamo. Le ragioni della voluta non partecipazione alla riunione PDL annunciata con un comunicato del senatore Carlo Sarro sono spiegate in una nota stampa. Oggi(ieri ndr) non ho partecipato alla “assemblea” del Popolo della Libertà(esiste ancora?) di Piedimonte Matese, la mia città. Nulla contro chi in buona fede, sul territorio, ancora ci mette la faccia, ma non riconosco questo coordinamento provinciale nato da un imbroglio. È ora di chiamare le cose col loro nome: qui, questo partito, è ormai ridotto alla riserva indiana di Cosentino e dei suoi sodali. Sicuramente tante responsabilità appartengono all’atteggiamento spesso supino di chi, come me, aderì convintamente al PDL con ben altro slancio ideale. Recuperare quelle energie positive (sono tante!) per iniziare un percorso nuovo è il compito di chi ancora crede nella politica a destra in Terra di Lavoro”.Da notare l’assenza di militanti ex AN.