MONDRAGONE – “Sciappa, giù la maschera!”. E’ rivolta tra gli iscritti e simpatizzanti del Popolo della Libertà di Mondragone dopo la decisione di commissariare la sezione cittadina per ‘punire’ l’onorevole Mario Landolfi. In queste ore è stato diffuso un durissimo manifesto in difesa di Giuseppe Piazza.
Ecco il testo: “Ha suscitato grande clamore la destituzione dalla carica di coordinatore cittadino del Pdl di Mondragone di Peppino Piazza, la cui unica colpa è stata quella di aver preso carta e penna per protestare contro l’esclusione del nostro concittadino, on. Mario Landoli, dalle liste del nostro partito.
In poche parole, Piazza ha fatto esattamente quel che avrebbe dovuto fare Schiappa, cioè difendere con le unghie e con i denti la rappresentanza parlamentare della nostra città. Il sindaco, invece, consolo non lo ha fatto ma ha addirittura brigato a destra e a manca iscrivendosi prima ai rottamatori, poi diventando seguace di Polverino, di Giuliano di Cosentino, fino ad approdare a Nitto Palma almeno fino a quando questi sarà in auge, in omaggio ad una regola aurea che gli è familiare: sempre col potere, mai col popolo.
E’ chiaro come il sole che è il sindaco il mandante della destituzione di Piazza, considerato non allineato ai suoi obiettivi e quindi non utilizzabile in versione killer alle prossime elezioni regionali contro l’on. Daniela Nugnes, nostra rappresentante in Regione.
Morale: al sindaco non gliene frega assolutamente nulla di Mondragone, come conferma l’alluvione di tasse e di cartelle esattoriali che ha scaricato sui già tassati contribuenti.
Per lui, il comune e soprattutto le sue casse sono solo un trampolino di fare carriera. Vuole restare suolo e incoronarsi podestà. Peccato, però, che i mondragonesi abbiano memoria lunga e cervello fino”.