AVERSA – Due assessori tecnici di alto profilo universitario e vicini al partito più il presidente del consiglio comunale. E’ questo il pacchetto precofenzionato che il coordinatore cittadino del Popolo della Libertà Nicola Golia ha portato all’attenzione all’attenzione dei sette consiglieri comunali cercando di imporre una scelta presa in altre sedi non meglio definite. Missione, però, nettamente fallita portando come diretta conseguenza l’acuirsi della spaccatura tra le varie anime presenti nel Pdl.
Un confronto serrato e acceso che, dopo due ore di sterile discussione, ha portato i contendenti a decidere di interrompere bruscamente la riunione, rinviandola a stasera. Giovedì, ultimo giorno utile prima della seduta di interpartitico di venerdì sera in cui dovrebbero essere comunicati al primo cittadino i nomi degli assessori da annunciare lunedì mattina in consiglio.
Golia ha scartato, abbastanza rapidamente, sia la proposta del Pdl di chiedere tre assessori che quella di recuperare in giunta quei candidati che hanno dato il proprio contributo al Pdl non riuscendo però ad entrare nei “magnifici 7”.
Non sono stati, però, i soli ex An, ossia Della Valle, Galluccio e Dello Vicario, a contestare la proposta del coordinatore cittadino, il quale nell’illustrare la proposta ha parlato di una decisione presa dal direttivo di concerto con il coordinatore provinciale, il senatore Pasquale Giuliano. Parole che hanno sollevato più di qualche dubbo tra i presenti dato che ufficialmente non c’è stata alcuna riunione con poteri decisionali. Su posizioni differenti da Golia si sono trovati anche Mario Tozzi e Elia Barbato. Entrambi hanno rivendicato l’ambizione a esser nominati assessori, con Barbato che avrebbe voluto garanzie per l’intera durata dell’amministrazione comunale bypassando, così, la verifica ai diciotto mesi stabilita dal sindaco Giuseppe Sagliocco.
A vacillare, inoltre, anche quella che fino a ieri sembrava una certezza. Il Pdl rivendica la carica di presidente del consiglio ma non è certo che tocchi di diritto a Nicla Virgilio. Dopo ieri sera, per l’importante incarico, si sono fatti avanti sia Elia Barbato che Gino Della Valle.
E’ stato quasi un tutti contro tutti, specchio di un partito che non esiste se non nei periodi di campagna elettorale durante i quali le varie anime sotterrano l’ascia di guerra per poi riprenderla un minuto dopo la chiusura degli spogli.
Angelo Golia