AVERSA – Dissentire rispetto alla linea del partito è ancora un diritto di un consigliere comunale, anche ad Aversa. Non passa la linea dura nel Popolo della Libertà di Aversa, dove il consigliere comunale e coordinatore cittadino Luciano Luciano , dopo quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, aveva convocato una riunione per cercare di trovare una soluzione che spegnesse il dissenso interno al gruppo consiliare.

Dissenso che si è palesato con forza sulla mozione presentata da Imma Lama con all’oggetto la transazione chiusa dal sindaco Sagliocco con la Pa.ca. srl per l’area ex dell’ex deposito Ctp. Suul documento, infatti, una parte del Pdl ha votato contro, un’altra parte a favore (Dello Vicario e Della Valle) mentre Michele Galluccio si è astenuto. Il dibattito sulla questione sollevata da Luciano è stato lungo, teso e articolato ma alla fine soprattutto Della Valle e soci, pur riconoscendo che su alcune questioni può esserci una linea di partito, hanno rivendicato piena autonomia per quel che riguarda mozioni e interrogazioni.

Ma a scaldare la riunione ci hanno pensato anche gli assessori del Popolo della Libertà che hanno rivendicato una maggiore autonomia d’azione sulle deleghe. Assessori che, al pari di quelli degli altri partiti di maggioranza, sono stretti nella morsa decisionista del primo cittadino che, dall’indomani del suo insediamento supervisiona l’attività di ogni settore del comune. Un’azione assillante che ha annullato il senso del fare l’assessore.  Una questione non da poco a cui i partiti dovranno cercare di porre rimedio se non vorranno vedere la propria funzione di indirizzo politico esautorata dal padre padrone dell’amministrazione comunale.

Angelo Golia

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