CASERTA – Caserta è pronta per affrontare un terremoto, o qualsiasi altro evento catastrofico più o meno imprevedibile? La risposta che ognuno di noi si sentirebbe di dare, a caldo, è no. Da cittadini, da anni non si ha la percezione di essere né formati né informati su alcun piano di emergenza.

I recenti drammatici fatti dell’Emilia Romagna hanno suscitato in molti uno spontaneo dubbio: se accadesse qui (e non si può dire che la Campania non sia zona sismica…), sapremmo cosa fare? I soccorsi e la gestione degli eventi emergenziali seguirebbero un criterio, un “Piano” per l’appunto? Si sa, ad oggi, “chi” deve fare “cosa”? Per questo motivo, i consiglieri Apperti e Naim di Speranza per Caserta hanno depositato una interrogazione indirizzata all’assessore alla Protezione Civile, Parisella, per chiedere quali azioni e quali interventi ha disposto e metterà in atto l’Amministrazione per la salvaguardia dei cittadini in caso di eventi calamitosi. Negli anni ’90, con la Giunta Bulzoni fu istituito il Nucleo di Protezione Civile, acquistati mezzi e attrezzature, fatti corsi di formazione ed informazione alla città. Nel più recente 2009, la Giunta Petteruti votò due delibere consecutive, che riorganizzavano il nucleo di Protezione Civile ed approvavano il Piano Comunale delle Emergenze. Alla città, però, di tutto questo non arrivò che un’eco lontana, e sul sito internet del Comune, che dovrebbe essere la fonte primaria di informazione per ogni cittadino del terzo millennio, di questo Piano non vi è traccia. Da parte dell’attuale Giunta, in carica da oltre un anno, le uniche due rarefatte informazioni in materia di Protezione Civile sono state l’istituzione del gruppo sommozzatori (forse suggerita dal continuo allagamento dei sottovia durante i temporali), e la richiesta da parte dell’Assessore all’Istruzione De Negri al dirigente al ramo Sorbo di un rapporto sulla stabilità dei plessi scolastici. Chiunque volesse dilettarsi a fare una ricerca su internet per apprendere che cosa sia un Piano Comunale per le Emergenze, e come esso viene diffuso tra la popolazione e costantemente aggiornato, capirebbe in pochi minuti che a Caserta, anche su questo aspetto, abbiamo ancora molto da imparare e da fare. Speriamo che ce ne venga concesso il tempo. E se qualcuno ci taccerà di essere uccelli di malaugurio, risponderemo che, mai come un questo caso, prevenire è meglio che curare.

 

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