Piedimonte Matese- Il  comune di Piedimonte Matese  è esposto e deve rientrare da  4 milioni di euro di anticipazioni  dalla banca-tesoriera . E’ un ennesimo monito quello elevato dalla sezione regionale  di controllo della corte dei conti nel provvedimento adottato, a ottobre, come prosecuzione  di quello attivato a gennaio sul rendiconto 2012 con le controdeduzioni e le risposte del comune matesino sollecitato ad applicare una serie di misure correttive su  diverse criticità riscontrate nella gestione contabile-finanziaria . Da una  parte la  sezione  di controllo  rileva e contesta, ancora una volta, l’eccessivo uso delle anticipazioni di tesoreria.Questo anche a fine 2014. La magistratura sottolinea la mancata  adozioni di soluzioni per la verifica delle entrate vincolate : un aspetto questo che si intreccia con la problematica specifica delle anticipazioni non rientrate come dispone la normativa,art.222 del testo unico degli enti locali ( anticipazioni di somme  dalla banca che funge da ente tesoriere) . Dall’altra parte il comune conta di ottenere i rimborsi ( poco più di 2 milioni)  da vari enti pubblichi( dallo stato per il fondo di solidarietà , dalla  regione e dai comuni) e quindi di rientrare     dalle anticipazioni medesime. La situazione di queste ultime è sintetizzata e ben illustrata in alcune tabelle contenute nel provvedimento  che invita-ordina al comune di fare di più quanto a misure di riequilibrio. Ad esempio quanto a giorni di utilizzo delle anticipazioni si è passati dai 200 giorni del 2010 ai 365-l’intero anno- degli ultimi tre anni  fino al 2014 con un’entità di  anticipazione non restituita  passata da 783.000 euro a 4.110.000 nel 2014( 1.980.000 nel 2011, 2.205.000 nel 2012, 1.706.000 nel 2013 quanto ad importi negli anni precedenti). Ma la sezione di controllo bacchetta il comune anche per la mancata applicazione dei meccanismi obbligatori per legge  per indicare i tempi di pagamento. Ecco cosa scrivono i magistrati :   “Sebbene specificamente richiesto di certificare il rispetto dei tempi medi minimi di legge, il Comune si è limitato a comunicare che «attualmente non è provvisto di un software per la determinazione dei tempi medi di pagamento come previsto dal D.L. n. 66/2014 ma si sta attivando- prosegue la delibera della sezione di controllo-  affinché lo stesso sia a disposizione nel più breve tempo possibile attesa la forte carenza di personale specializzato e non, da adibire ai molteplici adempimenti contabili imposti dalla legge. Comunque da un monitoraggio effettuato, i tempi medi di pagamento si aggirano intorno ‘ai 60 giorni per tutti gli esercizi 2013, 2014,  2015, in considerazione della carenza costante ‘di liquidità». Sul punto si rileva l’insufficienza e l’approssimazione delle risposte fornite e si chiede al Comune di provvedere alla pubblicazione sul sito istituzionale della certificazione di cui all’art. 8, comma 3-bis del D.L. n. 66/2014”, uno dei provvedimenti per la competitività.

Michele Martuscelli


 

 

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