Piedimonte Matese- Accolta l’istanza cautelare, presentata al Tar, dall’impresa Alcas ammessa, pur con riserva, all’affidamento dei lavori ma il comune ha contrattaccato con un ricorso al consiglio di stato. Si ingarbuglia-di molto- la questione dei lavori, in corso, di messa in sicurezza e riqualificazione dell’ex macello di via Caso. Il tribunale amministrativo regionale, su iniziativa dell’impresa matesina, ha rimesso in gioco l’Alcas, seconda classificata nella graduatoria stilata al termine della procedura di gara ma esclusa dalla commissione . Proprio contro questa esclusione , per motivi di interpretazione della documentazione in sede di verifica , la ditta ha fatto ricorso alle vie legali ed il Tar ha dato ragione all’Alcas sia pure in questa fase preliminare della vertenza con la decisione di “ammettere con riserva la società alla procedura di affidamento dei lavori” che sono stati avviati ed in corso di esecuzione da parte dall’ impresa AV costruzioni aggiudicataria dell’appalto dopo l’esclusione delle due ditte partecipanti(la D’Agostino soccombente al comune nella causa e l’Alcas appunto). Da qui la decisione del sindaco ancora una volta con ordinanza firmata oggi e sentito l’ufficio tecnico ( elemento esplicitamente richiamato nel provvedimento) di fare appello contro l’ordinanza emesso dai giudici amministrativi. I lavori fanno parte del pacchetto di opere finanziate dalla regione in base al protocollo d’intesa con la regione Campania per i danni post- terremoto ed inserite nella misura di accelerazione della spesa da chiudere entro fine dicembre.
Michele Martuscelli